Prosopoagnosia Potresti soffrirne anche tu come Brad Pitt?

Covermedia

26.7.2022 - 16:00

L'attore premio Oscar è convinto di avere il deficit cognitivo-percettivo, che rende incapaci di riconoscere le facce delle persone note e, talvolta, perfino il proprio volto.

26.7.2022 - 16:00

In una recente intervista Brad Pitt ha ammesso di soffrire di prosopoagnosia. Si tratta di un deficit cognitivo-percettivo per cui una persona non riconosce i volti delle persone, sebbene spesso rimanga non diagnosticato.

«Nessuno mi crede!», ha rivelato a GQ. «Voglio incontrarne un altro (che abbia la mai stessa patologia, ndr).

Allora, cos'è esattamente la prosopagnosia? Il termine si riferisce al disturbo cognitivo della percezione del viso in cui una persona fatica a riconoscere i volti, compresi i propri lineamenti.

La dott.ssa Marianne Trent, psicologa clinica e fondatrice di Good Thinking Psychological Services (goodthinkingpsychology.co.uk), spiega che la prosopagnosia ha due cause: una evolutiva e una acquisita.

«Secondo alcuni studi una persona su 50 soddisferebbe i criteri diagnostici per la prosopagnosia. Tuttavia, molte persone non si renderanno mai conto che stanno vivendo qualcosa di diverso dalle altre 49 persone!», ha asserito la clinica.

«Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le persone che si trovano nello spettro autistico hanno maggiori probabilità di avere i sintomi della malattia. Ma le persone nello spettro autistico spesso hanno difficoltà a capire che gli altri vedono il mondo in modo diverso e quindi non si renderebbero necessariamente conto della differenza».

Sintomi difficili da diagnosticare

I sintomi della cecità facciale possono essere difficili da diagnosticare, anche se ci sono alcuni segni chiave a cui prestare attenzione, come la difficoltà a seguire film o programmi TV con molti personaggi.

«Può causare ansia comprensibile alle persone, ma parlare di questa patologia aiuta a migliorare la comprensione e ridurre lo stigma. Alcuni malati chiedono alle persone di ricordare il loro nome quando parlano fuori contesto», ha continuato l'esperto.

«Altri chiedono a partner o ad amici fidati di agire gentilmente come consiglieri reali sussurrando informazioni sulla persona con cui stanno chattando, ad esempio: «Sono Barbara, la mamma di Theo della scuola!»».

Sfortunatamente non esiste una cura per la prosopagnosia. Tuttavia gli amici potrebbero essere in grado di elaborare altre strategie per aiutare coloro che sono affetti da prosopagnosia.

«Tra le varie strategie potrebbe esserci quella di ricordare il colore del cappotto di qualcuno, ricordare che la persona che stanno incontrando ha la barba, o concordare di indossare un certo capo, tipo un cappello, una cravatta o un tratto distintivo per aiutarli a distinguersi più facilmente», ha aggiunto la dott.ssa Marianne Trent.

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