Digitale & Lifestyle Rapporti in crisi? È colpa del «phubbing»

CoverMedia

6.4.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Ignorare i presenti in favore del cellulare può compromettere le nostre relazioni sociali.

Quello chiamato «phubbing» è un fenomeno reale, che tanti di noi già praticano o, in tanti casi, subiscono per mano di amici, parenti, colleghi e di tutte le persone che si trovano all’interno dei nostri circoli sociali. Il termine, coniato nel 2012, descrive un atteggiamento preciso: ignorare la persona con cui ci troviamo fisicamente per usare lo smartphone.

Secondo una recente ricerca effettuata presso la University of Kent, nel Regno Unito, il phubbing può avere delle ripercussioni molto negative sui nostri rapporti sociali.

Durante lo studio, il team del professor Varoth Chotpitayasunondh e della dottoressa Karen Douglas hanno analizzato le azioni di 153 individui ai quali è stato chiesto di guardare lo sketch di due persone che interagivano, immaginando di essere una di loro. Ad ognuno dei partecipanti è stato assegnata una di tre situazioni diverse: senza il phubbing, phubbing parziale e phubbing estremo.

«I risultati ottenuti indicano che, man mano che il livello di phubbing aumentava, le persone si sentivano più minacciate nei loro bisogni fondamentali; percepivano che la qualità della comunicazione era inferiore, e la relazione meno soddisfacente», hanno dichiarato gli scienziati.

«I nostri risultati dimostrano anche che il phubbing affligge un bisogno in particolare, quello di appartenere ad un gruppo in termini sociali, e questo spiega l’impatto negativo sull’interazione sociale».

Al contrario di altre forme di esclusione sociale, più largamente studiate, il phubbing può avvenire in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, se una persona prende il suo cellulare e ignora il suo interlocutore.

I ricercatori considerano il phubbing una forma specifica di esclusione sociale, che minaccia alcuni dei bisogni fondamentali basilari di un essere umano: l’integrazione, l’autostima, l’importanza della sua esistenza e il controllo.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of Applied Social Psychology.

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