Lifestyle Sclerosi multipla: una dieta vegetariana può proteggere dalla malattia

Covermedia

13.9.2021 - 16:10

Seguire un’alimentazione basata sull’assunzione di verdure ricche di isoflavone, protegge dai sintomi associati alla sclerosi multipla.

13.9.2021 - 16:10

Secondo una nuova ricerca sui topi, seguire una dieta vegetariana può proteggere contro la sclerosi multipla.

Lo studio condotto da Ashutosh Mangalam, PhD, professore associato di patologia all'UI, mostra che una dieta ricca di isoflavone – un composto a base vegetale presente nella soia, nelle arachidi, nei ceci e in altri legumi – protegge dai sintomi associati alla sclerosi multipla nei topi.

È importante sottolineare che la dieta a base di isoflavoni era efficace solo quando i topi avevano microbi intestinali in grado di scomporre gli isoflavoni, e li aiutava a svilupparli.

«È interessante notare che precedenti studi sull'uomo hanno dimostrato che i pazienti con sclerosi multipla mancano di questi batteri specifici rispetto agli individui senza SM», ha detto Mangalam.

«Il nostro nuovo studio fornisce la prova che la combinazione di isoflavoni alimentari e questi batteri intestinali che metabolizzano gli isoflavoni può servire come potenziale trattamento per la SM».

Una dieta priva di isoflavoni promuove un microbioma nei topi simile a quello osservato nei pazienti con SM, una malattia autoimmune del cervello e del midollo spinale in cui il sistema immunitario attacca il rivestimento protettivo che circonda le fibre nervose.

I sintomi includono debolezza muscolare, problemi di equilibrio e problemi di vista e pensiero.

La causa esatta della SM è sconosciuta e sebbene alcuni trattamenti rallentino la malattia, attualmente non esiste una cura. Tuttavia, si pensa che una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali dia inizio alla malattia.

Recentemente, il microbioma intestinale – i trilioni di batteri intestinali che vivono all'interno dell'intestino umano – è stato additato come potenziale candidato che contribuisce allo sviluppo della malattia. Per ora tuttavia il meccanismo attraverso il quale questi batteri intestinali potrebbero influenzare la malattia è poco conosciuto.

Mangalam spera che la sua ricerca possa rivelarsi utile per la prevenzione della SM.

«Questo studio suggerisce che una dieta a base di isoflavoni può essere protettiva finché i batteri intestinali che metabolizzano gli isoflavoni sono presenti nell’intestino», ha concluso.

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