Digitale & Lifestyle Sepsi, il killer silenzioso: l’avvertimento urgente degli esperti

CoverMedia

30.5.2019 - 16:08

Medical care, Neonate Intensive care Unit, ICU, Hospital Donostia, San Sebastian, Gipuzkoa, Basque Country, Spain

When: 19 May 2015
Medical care, Neonate Intensive care Unit, ICU, Hospital Donostia, San Sebastian, Gipuzkoa, Basque Country, Spain When: 19 May 2015
Source: Covermedia

Contro questa malattia mortale già esiste un test per gli adulti, ma non uno per i bambini.

Noto come killer silenzioso, la sepsi nel corso degli ultimi anni ha causato più vittime di sempre.

Si tratta di una sindrome clinica caratterizzata da un'abnorme risposta Infiammatoria sistemica (SIRS), messa in atto dall'organismo in seguito al passaggio nel sangue di microrganismi patogeni provenienti da un focolaio sepsigeno.

Tra i tanti decessi, in costante aumento, ci sono anche migliaia di bambini. L’associazione britannica UK Sepsis Trust lancia un disperato appello a tutti i genitori con l’obiettivo di evitare tante di queste morti ingiuste ed inutili.

Solo nel Regno Unito sono difatti tra 1.000 e 4.000 i casi che ogni anno affliggono i bambini sotto i 5 anni: uno su 4, tra i piccoli che sopravvivono, soffre di problemi di salute che possono essere anche debilitanti per il resto della sua vita.

«Gli esperti stanno facendo questa richiesta da molto tempo, da oltre un decennio», ha dichiarato Fiona Smith, dell’università britannica Royal College of Nursing (RCN), in una recente conferenza sul tema.

Il capo esecutivo della RCN, Donna Kinnair, ha aggiunto: «La sepsi è improvvisa. Il bambino passa improvvisamente dalla vita alla morte. Magari ci sembra una comune influenza, magari mandiamo a casa i bambini che stanno male, ma in nel giro di un’ora, il bambino sviluppa delle macchie e i sintomi della sepsi sono chiaramente visibili e definiti. Quindi se pensiamo che sia la febbre, o una comune influenza, ma dopo circa un’ora il bambino presenta questi sintomi, è già troppo tardi».

Altri sintomi sono chiazze sulla pelle, colorito pallido o bluastro, letargia e difficoltà a svegliarsi. La pelle del bimbo può anche essere più fredda del normale, il respiro veloce e lo sfogo cutaneo non passa quando applichiamo una pressione.

«Una volta sviluppati questi gravi sintomi non c'è modo di tornare indietro», conclude la Kinnair.

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