Digitale & Lifestyle Shopping compulsivo online: da dipendenza a malattia mentale

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27.11.2019 - 16:09

Close-up of woman at wooden desk with credit card and laptop

When: 30 Nov 2017
Credit: Giorgio Fochesato/Westend61/Cover Images
Close-up of woman at wooden desk with credit card and laptop When: 30 Nov 2017 Credit: Giorgio Fochesato/Westend61/Cover Images
Source: Giorgio Fochesato/Westend61/Cove

Fattori come l’accessibilità, l’anonimato e la grande disponibilità dei prodotti in rete stanno causando sempre più disturbi psicologici.

Gli esperti richiedono che la shopping-dipendenza su Internet venga riconosciuta come una vera e propria malattia mentale.

Un team di ricerca in Germania, capitanato dalla dottoressa Astrid Muller, riporta che un terzo dei pazienti che ricevono un trattamento per la cosiddetta sindrome da acquisto compulsivo manifesta anche i sintomi di una dipendenza da acquisti online.

Tuttavia quest’ultima non è attualmente riconosciuta come una malattia mentale.

«È davvero arrivato il momento di riconoscere la dipendenza da acquisti online come una condizione di salute mentale a sé, e di raccogliere nuove informazioni scientifiche su di essa», ha dichiarato la dottoressa Muller, del Dipartimento di medicina psicosomatica e psicoterapia presso la Hannover Medical School.

Fattori che hanno contribuito all’aumento di questo problema e alla creazione di una nuova categoria di psicopatologie sono la crescita smisurata dell’e-commerce, cioè il commercio elettronico, la vasta disponibilità degli articoli in vendita, l’anonimato dei consumatori e la grande accessibilità in termini economici di ciò che si compra.

«Speriamo che i nostri risultati, che dimostrano la prevalenza di una dipendenza da shopping online tra i pazienti che già soffrono della sindrome da shopping compulsivo, incoraggino future ricerche sul campo e portino alla formulazione di specifici trattamenti basati su questo concetto», ha concluso la dottoressa.

La ricerca, che ha coinvolto un totale di 122 pazienti con la sindrome, è stata pubblicata nella rivista scientifica Comprehensive Psychiatry.

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