Digitale & Lifestyle Tapestry cita in giudizio Thomas Gibb

CoverMedia

19.6.2018 - 13:11

Source: Covermedia

La conglomerata ha intentato una causa contro il proprio dipendente, accusandolo di violazione del contratto, della lealtà e della diversione delle opportunità aziendali.

La spinosa vicenda legale tra Stuart Weitzman e Tapestry si sta complicando.

L'esecutivo del brand luxury che due settimane fa aveva accusato l'ex direttore creativo di Tapestry di molestie sessuali è stato a sua volta citato in giudizio.

Nella sua recente deposizione, il vicepresidente delle calzature per lo sviluppo di prodotto Thomas Gibb, ha affermato di aver subito dall’ex creativo Giovanni Morelli «palpeggi indesiderati» e un flusso «infinito» di commenti sessualmente espliciti: denunciando infine sia Tapestry, Inc. che il fashionista.

Tuttavia, Tapestry ha ora intentato una causa contro Gibb, accusando il dipendente di violazione del contratto, della lealtà e della diversione delle opportunità aziendali, tacciandolo di aver mantenuto un «ampio coinvolgimento» con il produttore di sandali infradito Tidal di New York.

«Questo è uno degli esempi più eclatanti di rappresaglia che il nostro studio legale abbia mai visto», ha detto a Footwear News l'avvocato David Gottlieb di Wigdor LLP che rappresenta Gibb.

«Thomas Gibb lavorava in Tapestry da 18 mesi ed era sempre stato completamente sincero riguardo al suo interesse per Tidal. Questo non è mai stato un problema, fino a quando Gibb ha citato Tapestry per molestie sessuali e discriminazione solo due settimane fa».

Tapestry ha dichiarato che l'estensione del coinvolgimento di Gibb con il marchio di calzature rivale era a loro «sconosciuta», per tanto dopo un'indagine sul suo comportamento si sono sentiti «obbligati» ad agire.

L'organizzazione ha dichiarato di aver portato alla luce un rapporto «passivo» fra l’esecutivo del brand e Tidal New York, ma un recente articolo del New York Times ha identificato Gibbs come co-fondatore della compagnia.

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