Cambio al timone Tom Ford sostituisce Diane von Furstenberg come presidente del CFDA

CoverMedia

14.3.2019 - 13:08

2019 Vanity Fair Oscar Party following the 91st Academy Awards at The Wallis Annenberg Center for the Performing Arts in Beverly Hills, California.

Featuring: Tom Ford
Where: Beverly Hills, California, United States
When: 24 Feb 2019
Credit: Sheri Determan/WENN.com
2019 Vanity Fair Oscar Party following the 91st Academy Awards at The Wallis Annenberg Center for the Performing Arts in Beverly Hills, California. Featuring: Tom Ford Where: Beverly Hills, California, United States When: 24 Feb 2019 Credit: Sheri Determan/WENN.com
Source: Sheri Determan/WENN.com

Secondo WWD il consiglio si riunirà per votare sulla possibile nomina dello stilista texano il 19 marzo.

Dopo 13 anni come presidente del CFDA, Diane von Furstenberg è pronta a lasciare il posto a Tom Ford.

Secondo WWD il consiglio si riunirà per votare sulla possibile nomina dello stilista texano il 19 marzo.

Se la fumata sarà bianca, Ford diventerà l’undicesimo a ricoprire l’ambito ruolo seguendo le orme di ex dirigenti tra cui Sydney Wragge, Norman Norell, Oscar de la Renta e Herbert Kasper.

Fin dalla sua elezione nel 2006, la Furstenberg è stata il volto pubblico dell'organizzazione, supervisionando un enorme risveglio nel mondo della moda americana e lavorando a stretto contatto con l'amministratore delegato del CFDA Steven Kolb.

Durante il mandato della Furstenberg ci sono stati tuttavia alcuni scossoni. Lo scorso anno la designer ha infatti ammesso a WWD che i cambiamenti culturali all'interno e all'esterno dell'industria della moda sono stati piuttosto sconvolgenti.

«La verità è che siamo in un momento in cui tutto cambia», ha detto all'epoca la 72enne. «È un periodo molto inquietante».

In aggiunta, voci di corridoio affermano che i dirigenti del CFDA sperano che Ford segua le orme della Furstenberg.

«Come suo principale rappresentante, la sua ascesa indicherebbe che il CFDA intende continuare come una presenza di alto profilo - dice la fonte -, promuovendo non solo i suoi membri designer, ma anche il proprio ruolo istituzionale all'interno dell'industria americana».

La settimana della moda di Parigi: come ci vestiremo il prossimo inverno?

Tornare alla home page