Un nuovo studio ha dimostrato che, almeno per le donne, l'esposizione all'inquinamento dell'aria rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo del tumore al polmone. Gli uomini, al contrario, non sembrano essere a maggior rischio.
Lo studio è stato presentato alla 19/a Conferenza mondiale sul tumore al polmone (IASLC) da Renelle Myers della British Columbia Cancer Agency di Vancouver.
"L'abitudine al fumo da sigaretta sta diminuendo in molti Paesi mentre aumenta l'inquinamento dell'aria. Proprio tale inquinamento è diventato un importante fattore di rischio per il cancro al polmone - ha sottolineato Myers -. Infatti abbiamo scoperto che l'inquinamento dell'aria è un fattore di rischio indipendente per le donne che non hanno mai fumato. Non abbiamo però rilevato un effetto analogo sugli uomini".
L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato l'inquinamento dell'aria come agente cancerogeno nel 2013, ma "tale associazione - afferma l'esperta - non era mai stata studiata in dettaglio". Inoltre, ha spiegato, "le donne asiatiche che non hanno mai fumato ma sono state esposte ad inquinamento esterno sembrano essere a maggior rischio di sviluppare il tumore al polmone non solo per il loro sesso ma anche per l'etnia di appartenenza".
L'esposizione a lungo termine a particolati come il PM2 è ritenuta la causa per circa il 23% delle morti globali per cancro al polmone. Lo studio è stato condotto su 681 pazienti canadesi, fumatori e non.
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