Digitale & Lifestyle Un'aspirina al giorno: un rischio per gli over 70 in salute

CoverMedia

24.9.2018 - 16:11

Source: Covermedia

Assumere questo farmaco quotidianamente contribuisce ad aumentare le probabilità di un’emorragia interna.

Prendere un’aspirina al giorno è un’abitudine di tanti pensionati che, non necessariamente sotto consiglio del medico, riducono così il rischio di ictus e infarti.

Una nuova ricerca condotta negli USA e in Australia, tuttavia, mette in discussione i benefici dell’aspirina per gli over 70 in buone condizioni di salute, e denuncia piuttosto la possibilità di aumentare il rischio di una pericolosa emorragia cerebrale.

Gli studi, cominciati nel 2010, hanno analizzato 19mila individui sopra i 70 anni di età, residenti in Australia e negli Stati Uniti, in condizioni di salute normali, che non avevano mai avuto problemi di cuore né ictus, e non soffrivano di una malattia neurodegenerativa come la demenza.

Di quelli che prendevano l’aspirina, il 90.3% erano rimasti in vita fino alla fine del trattamento senza una disabilità fisica persistente o una forma di demenza, rispetto al 90.5% di coloro che avevano preso un’aspirina placebo. In più, nel primo gruppo il team ha rilevato una probabilità maggiore di morte, con il 5.9% dei partecipanti che prendevano il farmaco durante lo studio, rispetto al 5.2% dei rimanenti.

Gli scienziati hanno monitorato anche i casi di emorragia interna, un rischio maggiormente rilevato tra le persone che assumono con regolarità l’aspirina. Il problema è dato da un ictus emorragico, cioè un sanguinamento all’interno del cervello e a livello gastrointestinale. Il team conferma che il rischio aumenta significativamente per gli over 70 che prendono questo farmaco: il 3.8% contro il 2.7%.

«Questo vuol dire che milioni di anziani in salute in tutto il mondo, che prendono una dose regolare di aspirina senza una prescrizione medica, lo stanno facendo senza che ve ne sia il bisogno, perché questo studio indica che non vi sono benefici; anzi, può aumentare il rischio di emorragia interna», conferma il professor John McNeil, dell’Univesità Monash.

«Questi risultati ci aiutano ad informare i dottori che da tempo sono incerti sul consigliare o meno ai loro pazienti di prendere le aspirine».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica New England Journal of Medicine.

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