CuriositàEcco perché le idee migliori vengono sotto la doccia
SDA
7.10.2022 - 19:10
Le idee migliori vengono sotto la doccia perché si è più creativi quando la mente è libera di vagare ma non annoiata: lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts dai ricercatori dell'Università della Virginia.
Keystone-SDA
07.10.2022, 19:10
07.10.2022, 19:47
SDA
«Mettiamo che non riesci a risolvere un problema: che fai? Probabilmente non qualcosa di terribilmente noioso come guardare la vernice che si asciuga.
Al contrario – afferma il primo autore dello studio, Zac Irving – fai qualcosa che ti tiene occupato, come una passeggiata, una doccia o del giardinaggio. Tutte queste attività richiedono un moderato coinvolgimento».
L'esperimento
Per dimostrare sperimentalmente che è questo il segreto del cosiddetto 'effetto doccia', i ricercatori hanno messo alla prova la creatività di alcuni volontari chiedendo loro di trovare dei modi alternativi per usare due oggetti comuni, un mattone e una graffetta.
Per far svagare la loro mente, potevano guardare un video noioso di tre minuti (che mostrava due persone intente a piegare il bucato) oppure un video moderatamente coinvolgente (la famosissima scena del film 'Harry, ti presento Sally' in cui Meg Ryan simula un orgasmo).
«Quello che volevamo scoprire non è quale dei due video stimoli di più la creatività, ma come il vagabondare della mente si correla alla creatività durante compiti noiosi o coinvolgenti», precisa Irving.
I prossimi test con la realtà virtuale
I video sono stati scelti al posto dei soliti compiti ripetitivi usati nei test psicologici per cercare di simulare in maniera più realistica quello che le persone fanno nella vita quotidiana.
I risultati dimostrano che il vagabondare della mente favorisce la creatività solo quando la mente mantiene un certo livello di attività durante l'esecuzione di compiti moderatamente coinvolgenti. In futuro l'esperimento sarà ripetuto usando la realtà virtuale per studiare il comportamento della mente in contesti sempre più realistici, ad esempio durante una passeggiata per strada.