Digitale & Lifestyle Vino: perché è meglio quello biologico?

CoverMedia

25.8.2020 - 16:08

Friends clinking red wine glasses

When: 15 Oct 2016
Credit: Zeljko Dangubic/Westend61/Cover Images
Friends clinking red wine glasses When: 15 Oct 2016 Credit: Zeljko Dangubic/Westend61/Cover Images
Source: Zeljko Dangubic/Westend61/Cover

Tantissimi vigneti in tutto il mondo stanno abbracciando i metodi dell’agricoltura bio.

Se ci sentiamo in colpa per aver bevuto un po' troppo vino, l’altra sera, consideriamo di comprare una bottiglia diversa, la prossima volta. Addio solfiti e benvenuta coltivazione biologica.

Ma perché è così importante bere un vino bio? Perché in questi vigneti non si usano pesticidi, fertilizzanti chimici, e una volta che il vino è pronto, non vengono aggiunti coloranti o (addirittura) minuscole pezzetti di legno per dare alla bevanda il colore e il sapore ideali.

La maggior parte dei vigneti non-bio, inoltre, impiega anidride solforosa, per via delle sue proprietà antibatteriche. Per tanti bevitori, tuttavia, i solfiti causano reazioni allergiche, che possono presentarsi sotto forma di crampi allo stomaco, rush o macchie sulla pelle.

Se ci piacciono le idee delle celebrity più intraprendenti, proviamo il vino di Cameron Diaz, al 100% biologico, senza zuccheri aggiunti, né coloranti o concentrati.

La star di «Charlie’s Angels» ha deciso di creare il nuovo brand con la sua cara amica Katherine Power, per dare agli amanti del vino una bevanda più salubre, risparmiandoci, oltre ai sensi di colpa, anche i tanto odiati effetti della sbornia al mattino dopo.

«Quando bevo un bicchiere di vino voglio condividerlo con i miei amici sul portico o mentre ceniamo», ha detto l’attrice al Rolling Stone. «Voglio solo che sia delizioso, facile da bere, ed è bello sapere che è fatto con uva biologica e con pochissimi ingredienti».

Il vino della superstar di «Tutti pazzi per Mary», disponibile sia bianco che rosato, si chiama Avaline.

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