Cura costosa contro la leucemia650'000 franchi per il piccolo Zac
phi
30.10.2018
Fortuna nella sfortuna: Zac potrà andare negli Stati Uniti per farsi curare dalla leucemia.
JustGiving
Una mamma inglese ha raccolto l'equivalente di 650'000 franchi svizzeri per curare la leucemia del piccolo Zac. Il modo in cui il denaro è stato raccolto è molto toccante: un colpo di telefono che cambierà per sempre la vita di questo bambino.
Si tratta di una storia che restituisce fiducia nell'umanità: il piccolo Zac Oliver originario di Broseley, in Inghilterra, ha di nuovo una speranza di sconfiggere il cancro. È dal mese di maggio che questo bimbo di quattro anni è affetto da una rara forma di cancro chiamata leucemia linfoblastica acuta. Qualche decennio fa una simile diagnosi equivaleva ad una sentenza di morte, ma oggi l'80% dei bambini che ne sono affetti può guarire grazie ad una chemioterapia intensiva.
Tuttavia il trattamento per la cura di questa malattia che colpisce circa 200 pazienti ogni anno in tutto il mondo, è molto costoso. Dal momento che Zac non rientrava nei criteri richiesti, la National Health Service inglese ha rifiutato, come riporta il «Daily Mail», di farsi carico dei costi. Per far curare il figlio a Filadelfia (Stati Uniti), i suoi genitori hanno aperto un crowdfunding pubblico per raccogliere le 500'000 sterline necessarie. Fino alla settimana scorsa mancava ancora il 20% della somma, cioè 100'000 sterline.
Una riuscita raccolta fondi ha restituito la speranza a questo giovane combattente.
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Alla fine l'ultima parte della somma è stata versata da un generoso donatore che ha regalato a Zac la possibilità di festeggiare i suoi prossimi compleanni. L'uomo ha chiamato la famiglia e ha detto loro di «smettere di preoccuparsi» e di «fare le valigie». L'interlocutore ha dovuto precisare che non si trattava di uno scherzo. Qualche giorno dopo, la somma è stata accreditata sul conto della mamma di Zac. Il generoso donatore ha scelto di rimanere anonimo.
Le donazioni consentiranno a Zac di essere sottoposto a trattamento in una clinica specializzata per 17 settimane.
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«È molto semplice, alcune persone nascono con il desiderio di aiutare gli altri», afferma, riconoscente, la mamma di Zac. «Ci hanno fatto un enorme regalo: il dono che, speriamo, permetterà a Zac di continuare a vivere», prosegue Hannah Oliver-Willets. La giovane mamma di 33 anni sottolinea quanto sia rimasta commossa anche dal gesto degli altri donatori, come i bambini che hanno rotto il proprio salvadanaio o venduto crêpe a scuola per procurarsi il denaro.»
Se la mamma e il papà, Mark Garbett, sono riusciti a raccogliere 400'000 sterline in poco più di un mese è stato in gran parte grazie alla solidarietà della popolazione locale: al grido di «Wear Red for Zac» (Tutti in rosso per Zac) hanno raccolto denaro nelle scuole, ma anche durante le manifestazioni sportive o sul posto di lavoro dei genitori.
Zac con la sua mamma Hannah.
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Anche alcune celebrità hanno trovato molto toccante la storia di Zac: il leader del gruppo dei Dire Straits, Mark Knopfler, si è dimostrato generoso così come la star del piccolo schermo Simon Cowell, che ha donato 65'000 franchi per aiutare la famiglia del piccolo. Dal canto suo la clinica americana ha fatto un grande gesto fatturando soltanto la metà del costo del trattamento che normalmente ammonta a poco meno di 1,3 milioni di franchi svizzeri.
Fanno le cose in grande: i compagni di classe di Zac lo sostengono nella sua lotta contro la malattia.
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Il lavoro di tutti coloro che hanno fornito aiuto è terminato, adesso tocca ai medici dell'ospedale pediatrico di Filadelfia. Le possibilità di Zac di vincere il cancro sono passate dal 25% ad una percentuale che si aggira fra il 60% e l'80%. Si spera che la terapia faccia effetto sul piccolo Zac.
La pianta dei piedi di questi bambini è terrificante: sono infatti affetti da una rarissima malattia ereditaria chiamata «ittiosi epidermolitica».
Quattro dei bambini di una famiglia povera di Karachi, in Pakistan, presentano gli stessi sintomi.
Immagine: Dukas
I loro piedi e le loro mani somigliano alla crosta terrestre piena di fenditure di un paesaggio rinsecchito.
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I bambini non possono mettere le scarpe e soffrono costantemente.
Immagine: Dukas
Habibullah Bhatti (a sinistra, 19 anni), Mehrunisa (a destra, 15 anni), Nasebullah Bhatti (secondo partendo da sinistra, 10 anni), e Khairunisa (secondo partendo da destra, 6 anni) non possono condurre una vita normale.
Immagine: Dukas
La pelle dei loro piedi è secca e dura come la pietra.
Immagine: Dukas
Tutto è cominciato tre anni fa, quando il più giovane ha presentato i primi sintomi: «Uno spesso strato di pelle si è formato sui suoi piedi, ed è diventata dura come roccia in pochi mesi», hanno raccontato i suoi genitori Nazir Bhatti e Abida al quotidiano britannico «Daily Mail».
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I genitori non hanno le risorse economiche per una visita dal medico o in ospedale.
Immagine: Dukas
La famiglia, che vive in condizioni estremamente precarie vicino Karachi, la più grande città del Pakistan, è già sufficientemente messa alla prova per far fronte ai bisogni quotidiani.
Immagine: Dukas
Il solo sollievo consiste nel versare regolarmente acqua calda sui piedi, ma l'evoluzione della malattia non può essere arrestata.
Immagine: Dukas
Un poliziotto di nome Fida Hussain Mastoi ha visto per caso le foto di questi bambini. E le ha mostrate a un dermatologo a Karachi.
Immagine: Dukas
Quest'ultimo ha stabilito una diagnosi: i quattro fratelli e sorelle sono affetti da questa malattia ereditaria, che tocca soltanto una persona su 200'000. Mastoi ha preso un appuntamento con il medico, che, si spera, potrà fare qualcosa per attenuare la sofferenza di questi giovani.
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