ApplicazioniAbbonamenti costosi: come evitare di cadere nella trappola?
dj
3.1.2019
Basta muovere un dito per sbaglio e ci si ritrova un costoso abbonamento a carico. Ecco qualche consiglio per evitare tutto ciò.
Il modello gestionale degli abbonamenti è ormai diventato parte integrante di molte applicazioni. Dopotutto, per gli sviluppatori di applicazioni è molto più conveniente essere pagati ogni mese, piuttosto che riscuotere il corrispettivo una sola volta al momento dell'acquisto di un'applicazione.
La prima installazione è quindi gratuita e attira gli utenti, che però vengono spesso indotti a sottoscrivere abbonamenti costosi in modo meno trasparente. Per non cadere in questa trappola, tenete a mente i consigli seguenti.
Leggere le recensioni degli utenti
Prima di scaricare una nuova applicazione, dovreste sempre leggere le recensioni degli altri utenti nell'App Store. Se l'applicazione non è seria e propina abbonamenti per gli utenti, probabilmente è successo a qualcuno che l'ha scritto in un commento negativo.
Anche nel caso in cui un'applicazione abbia poche o nessuna valutazione, dovreste procedere con cautela. Gli sviluppatori più furbi, spesso rilasciano le loro applicazioni-truffa sotto un nuovo nome apportando pochi cambiamenti per sbarazzarsi delle valutazioni negative sopracitate.
Leggere le scritte in piccolo
Anche se si desidera sottoscrivere un abbonamento, è necessario leggere attentamente le condizioni in anticipo, poiché non è sempre ovvio a prima vista in cosa ci si sta facendo coinvolgere.
Il canone di abbonamento viene addebitato settimanalmente, mensilmente o annualmente? È possibile ottenere un periodo di prova con piccoli contributi prima che i costi aumentino drasticamente in pochi mesi? È necessario porsi queste domande prima di sottoscrivere un abbonamento.
Annullare gli abbonamenti
Se si è sottoscritto un abbonamento consapevolmente o inconsapevolmente, lo si può annullare nelle impostazioni principali di iOS e Android.
Su iOS ci si deve fare strada attraverso diversi menù. Per accedere alla gestione degli abbonamenti è necessario prima di tutto toccare il proprio nome nelle impostazioni iOS. Selezionare quindi «iTunes & App Store» e cliccare su «Apple-ID:[proprio indirizzo e-mail] » - > «Mostra Apple-ID». Infine basta far scorrere l'elenco per avere una panoramica di tutti gli abbonamenti attuali e annullarli.
Su Android è molto più semplice: in Google Play basta cliccare sull'icona con le tre linee parallele (hamburger button) in alto a sinistra e selezionare "Abbonamenti" per annullare quelli indesiderati.
Reclami a Google e Apple
Se pensate di essere stati ingannati da un'applicazione, potete reclamare presso Google o Apple chiedendo il rimborso delle spese di abbonamento che avete già pagato. Per Google potete leggere qui come funziona il processo, per Apple visitate questo sito web.
Inoltre potete naturalmente contestare l'addebito sulla vostra carta di credito o sul vostro conto corrente bancario o anche sporgere denuncia penale per frode. Tuttavia qualora decideste di ricorrere ad azioni tanto drastiche, vi occorreranno prove giuridiche.
Un’ovvietà: disattivare i suoni della tastiera – Ciò che è snervante al bancomat, può essere stroncato sul cellulare: alle persone con un deficit visivo i suoni della tastiere sono utili per scrivere, a tutti gli altri si consiglia di disattivarli.
Immagine: Getty
Notifiche push di siti di news: Se siete proprio news-dipendenti e non potete farne a meno, evitate almeno i suoni di avviso. A tutti gli altri consigliamo di disattivare le notifiche.
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Attivare selettivamente gli avvisi: Alcuni avvisi dalle piattaforme dei social media sono importanti, altri no. WhatsApp, SnapChat e il Messenger di Facebook possono anche andar bene, la app di Facebook o Twitter invece no. I messaggi diretti tra persone sono sicuramente più importanti di qualche «Mi piace» o commento.
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Affinché le persone che contano vi raggiungano comunque: La funzione «Non disturbare» su iOS (icona della mezza luna) consente di essere raggiungibili solo per i vostri VIP personali.
Immagine: Swisscom
Riflettere sull’uso dello smartphone: Le app come Menthal Score oppure Quality Time vi mostrano come e quando utilizzate quotidianamente il vostro smartphone. Ne sarete esterrefatti.
Immagine: Menthal Score
Attenzione a portata di tasto: Con il servizio a pagamento della app iOS Moment disponete di un supporto tecnico per regolamentare l’uso dei media nella famiglia. Ma pensateci: i dialoghi e l’accompagnamento personale sono più importanti di qualsiasi misura tecnica impersonale.
Immagine: Getty
I dispositivi della famiglia sotto controllo: Il servizio a pagamento Service Screen Time consente a madri e padri di controllare i dispositivi dei bambini, indipendentemente dalla piattaforma. Ma una buona educazione poggia soprattutto sul dialogo e la fiducia. Parlate a quattr’occhi con i vostri figli delle loro abitudini in ambito media.
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Rispondere alle e-mail in determinati orari: Oggi bisogna essere sempre raggiungibili anche tramite la posta elettronica. Una nota che indica i vostri orari di apertura delle e-mail nella firma o tramite risposta automatica vi consente di lavorare con maggior concentrazione.
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A volte è bello essere completamente offline: La miglior funzione per tenere alla larga i guastafeste via smartphone si chiama «uso in aereo».
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Attenzione per la melatonina: La parte blu della luce dello schermo ostacola la produzione di melatonina. Il messaggio al corpo è: rimanere svegli! Utilizzate la funzione che filtra la luce blu a partire dal tramonto (Apple: «Night Shift»; Android: «Filtro luce blu»).
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Attivate la «Brain-App»: il vostro cervello – Ogni qualvolta utilizzate il vostro smartphone, chiedetevi se è realmente necessario. Fare un gioco offline con i vostri bambini sarebbe forse più stimolante per tutti.
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