Il decesso di Benedetto XVI ha suscitato cordoglio anche in Svizzera. Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, esponenti del clero cattolico e delle Chiese cristiane hanno sottolineato le qualità, in primis la modestia, del papa emerito spirato stamani.
Cassis, in un tweet, ha elogiato Joseph Ratzinger: «Papa Benedetto XVI ha saputo unire grande spessore intellettuale e modestia, operando sempre per il bene dell'umanità. Requiescat in pace».
«Ritengo che sia stato per noi un esempio di autentica umiltà, di fine intelligenza e di grande bontà nel servire con assoluta dedizione la vigna del Signore», afferma dal canto suo Alain de Raemy, amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, citato in un comunicato diramato dall'addetto stampa del vescovado.
Un altro elogio dal clero della Chiesa cattolica elvetica giunge da Coira. «Le ponderate dimissioni di Benedetto XVI nel 2013 hanno mostrato con particolare chiarezza la grandezza della fede di Joseph Ratzinger. La sua scomparsa rende ancora più evidente questa grandezza. La forza delle sue opere teologiche, che ha lasciato alla Chiesa, rimarrà nella sua interezza. La sua eredità spirituale ha lasciato un segno nella Chiesa», scrive il vescovo Joseph Maria Bonnemain sul sito della diocesi e aggiunge: «Insieme a me, molti altri, grazie alla sua teologia, sono riusciti ad afferrare meglio le idee di base dell'ecclesiologia del Concilio vaticano II. Benedetto XVI ha ispirato e influenzato generazioni di teologi».
In un comunicato, il Consiglio ecumenico delle Chiese ha lodato il coraggio e l'autorità di Benedetto XVI nei suoi scritti e nelle sue dichiarazioni. Ha ricordato che Ratzinger è stato il primo papa ad aver fatto parte di uno dei suoi comitati, come uno dei membri cattolici della Commissione fede e ordine. Per l'organizzazione, il papa emerito lascia un'eredità di dialogo ecumenico.