PandemiaCovid: il Governo cambia la strategia dei test e la quarantena
falu, ats
27.1.2021 - 14:06
La Confederazione si assumerà i costi dei test per le persone senza sintomi a partire da domani. Lo ha stabilito oggi il Consiglio federale, che ha anche deciso di modificare le regole di quarantena.
Più della metà delle trasmissioni di Covid 19 avvengono probabilmente attraverso persone senza sintomi che non sanno nemmeno di essere infette, indica il Consiglio federale in un comunicato odierno. Per questo motivo, la Confederazione si assumerà ora i costi dei tamponi anche se le persone non presentano sintomi «per proteggere meglio le persone particolarmente a rischio e combattere tempestivamente i focolai locali».
Si tratta di un cambiamento di strategia da parte del governo, che finora invitava le persone con sintomi a farsi testare immediatamente.
Test rapidi
Già a partire da metà dicembre, il Consiglio federale – nell'ambito dei vari piani di protezione – aveva approvato lo svolgimento di test sulle persone senza sintomi, per esempio nelle case per anziani e di cura, negli hotel e sul posto di lavoro. Con l'obiettivo di incentivare ulteriormente questi tamponi, la Confederazione si assume i costi a partire dal prossimo lunedì.
I test rapidi potranno essere eseguiti sul posto dal personale stesso e in caso risultato positivo, la persone interessata dovrà sottoporsi a un tampone PCR. I risultati negativi dei test rapidi, spiega il governo, non dovranno essere notificati.
L'estensione della strategia di test, anche nelle scuole, ha anche lo scopo di contribuire a identificare e contenere per tempo i focolai locali, anche a causa della diffusione di nuove varianti del coronavirus più infettive. In questo ambito, i Cantoni devono presentare all'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) un piano che riporti dove sono eseguiti, su chi e con che frequenza e il tipo di test impiegato.
Quarantena: «Test e rilascio»
Il Consiglio federale oggi ha anche deciso di applicare una nuova strategia, definita «Test e rilascio», legata alle quarantene. A partire da ora, il periodo di quarantena di dieci giorni può essere abbreviato se dopo sette giorni il risultato del tampone – test antigenico rapido oppure PCR – è negativo.
In questo caso i costi del test sono a carico della persona interessata. Fino al termine ordinario della quarantena – ovvero i dieci giorni – la persona interessata è comunque tenuta a seguire alcune disposizioni: deve continuare a indossare una mascherina facciale e tenersi a una distanza di 1,5 metri dalle altre persone, salvo che si trovi nella propria abitazione o nel proprio alloggio (ad esempio in una casa di vacanza o in albergo). In caso di test positivo, la persona interessata deve mettersi immediatamente in isolamento, sottolinea il governo.
Test PCR 72 ore prima dell'entrata
Questa nuova strategia di «test e rilascio» vale anche per chi entra in Svizzera in provenienza da uno Stato o una regione con rischio elevato di contagio.
All'entrata nella Confederazione queste persone dovranno presentare un test PCR negativo eseguito non più di 72 ore prima, indica il Consiglio federale. In seguito, dovranno mettersi in quarantena per dieci giorni, con la possibilità di effettuare un tampone a partire dal settimo giorno.
Anche chi giunge in aereo da Paesi o regioni non considerati a rischio deve presentare un test PCR negativo. Il controllo è eseguito prima dell'imbarco, aggiunge il governo.