C'era cocaina liquida nel laboratorio per raffinare e stoccare la droga di Vergiate (Varese), scoperto dalla polizia di Stato all'interno di un magazzino aziendale.
La società a cui era intestato, sulla carta svolgerebbe logistica aeroportuale, ma in realtà era stato allestito per produrre dosi di cocaina da rivendere agli spacciatori della piazza varesina. A gestirlo era il titolare, un italiano, e un 43enne albanese, formalmente badante e residente a Monza. Quando la polizia è entrata nella struttura, i due erano intenti a lavorare la cocaina liquida che, una volta solidificata, sarebbe stata divisa in panetti.
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