Nell'aprile del 1986, Chernobyl è stata colpita dalla più disastrosa catastrofe nucleare della storia. Due esplosioni in sequenza hanno distrutto uno dei quattro reattori del sito, con la conseguenza dell'emissione di particelle radioattive nell'atmosfera.
All'epoca, nella vicina città di Pripiat vivevano 47'000 persone, la maggior parte delle quali lavorava alla centrale. All'indomani della catastrofe, 135'000 persone sono state evacuate, rendendo di fatto Pripiat una città fantasma.
Da quel momento, le autorità hanno allestito un perimetro di sicurezza di 30 km intorno a Chernobyl. La zona vietata non soltanto è contaminata dalla radioattività, ma custodisce un segreto dell'armata russa.
Il disastroso incidente nucleare ha anche interessato il sistema di rilevamento dei missili Duga.
Al tempo della guerra fredda, questi colossi di acciaio costituivano un'arma importante per l’esercito russo. Ancora oggi, più di 60 colossi d'acciaio si levano verso il cielo, i più alti dei quali culminano a 150 metri.
Il sistema era in grado di rilevare obiettivi a fino a 9000 chilometri di distanza. Per fare un raffronto, la distanza tra Chernobyl e New York è di 7500 chilometri.
La base militare segreta è stata costruita nel 1976 ed è stata in funzione fino alla catastrofe di Chernobyl, in seguito alla quale si sono susseguite le più disparate speculazioni nel mondo intero.
Il sistema emetteva infatti un segnale a onde corte che si poteva ascoltare attraverso le frequenze radio. Il rumore somigliava a uno crepito secco e ripetitivo, cosa che gli è valso il soprannome di «Woodpecker» (in italiano: picchio).
Queste foto mostrano una rara prospettiva dell'installazione, un tempo segreta.
Gli edifici hanno anche subito le devastazioni del tempo.
Il cuore del sistema. La sala di controllo.
Sembrerebbe che i pannelli di comando siano ancora in servizio.
Ma l'installazione non è più in funzione da molto tempo.
Le autorità russe hanno da tempo fatto scomparire i documenti sensibili ed altre tecnologie segrete.
Per accedere all'installazione, è necessaria un'autorizzazione speciale.
Sistema radar dell’Unione sovietica
Nell'aprile del 1986, Chernobyl è stata colpita dalla più disastrosa catastrofe nucleare della storia. Due esplosioni in sequenza hanno distrutto uno dei quattro reattori del sito, con la conseguenza dell'emissione di particelle radioattive nell'atmosfera.
All'epoca, nella vicina città di Pripiat vivevano 47'000 persone, la maggior parte delle quali lavorava alla centrale. All'indomani della catastrofe, 135'000 persone sono state evacuate, rendendo di fatto Pripiat una città fantasma.
Da quel momento, le autorità hanno allestito un perimetro di sicurezza di 30 km intorno a Chernobyl. La zona vietata non soltanto è contaminata dalla radioattività, ma custodisce un segreto dell'armata russa.
Il disastroso incidente nucleare ha anche interessato il sistema di rilevamento dei missili Duga.
Al tempo della guerra fredda, questi colossi di acciaio costituivano un'arma importante per l’esercito russo. Ancora oggi, più di 60 colossi d'acciaio si levano verso il cielo, i più alti dei quali culminano a 150 metri.
Il sistema era in grado di rilevare obiettivi a fino a 9000 chilometri di distanza. Per fare un raffronto, la distanza tra Chernobyl e New York è di 7500 chilometri.
La base militare segreta è stata costruita nel 1976 ed è stata in funzione fino alla catastrofe di Chernobyl, in seguito alla quale si sono susseguite le più disparate speculazioni nel mondo intero.
Il sistema emetteva infatti un segnale a onde corte che si poteva ascoltare attraverso le frequenze radio. Il rumore somigliava a uno crepito secco e ripetitivo, cosa che gli è valso il soprannome di «Woodpecker» (in italiano: picchio).
Queste foto mostrano una rara prospettiva dell'installazione, un tempo segreta.
Gli edifici hanno anche subito le devastazioni del tempo.
Il cuore del sistema. La sala di controllo.
Sembrerebbe che i pannelli di comando siano ancora in servizio.
Ma l'installazione non è più in funzione da molto tempo.
Le autorità russe hanno da tempo fatto scomparire i documenti sensibili ed altre tecnologie segrete.
Per accedere all'installazione, è necessaria un'autorizzazione speciale.
Dal 1976, un rumore simile a un colpo di martello aveva fatto impazzire gli operatori radio del mondo intero. Un rumore che è stato soprannominato «Woodpecker» (in italiano: picchio). In piena guerra fredda, rapidamente si è diffuso il sospetto che dietro tutto questo ci fosse l'Unione sovietica. Ed era proprio così: il segnale a onde corte proveniva dal più grande sistema di rilevamento missilistico al mondo.
Fino a quel momento, la base militare top-secret russa era rimasta ben nascosta. Il sistema Duga, come viene chiamato, è situato nella zona vietata contaminata dalla radioattività che sorge intorno a Chernobyl, in Ucraina, a una decina di chilometri dal reattore accidentato.
È da qui che l’Unione sovietica si è messa a spiare il mondo a partire dal 1976. E ancora oggi, 60 colossi di acciaio si levano nel cielo, i più alti dei quali raggiungono i 150 metri. Vi sono agganciate strane boe metalliche e un palo a 44 braccia, tra le quali sono tesi migliaia di cavi trasmettitori.
Al tempo della guerra fredda, questa installazione costituiva un'arma importantissima per l'esercito russo. Il sistema poteva rilevare obiettivi a una distanza che poteva raggiungere i 9000 chilometri. A titolo di paragone, basta considerare che in linea d'aria soltanto 7500 chilometri separano Chernobyl da New York. E con il concetto di obiettivo, l’URSS intendeva «delle testate nucleari isolate in avvicinamento o dei missili nucleari raggruppati in avvicinamento.»
All’epoca, circa 2000 persone vivevano in prossimità del sistema radar. Si trattava principalmente di ingegneri, di scienziati e di soldati. Questi lavoratori e i loro familiari potevano trovare tutto ciò di cui avevano bisogno nella città di Duga. Scuole, asili o ancora ristoranti. Oggi, i turisti possono visitare la vecchia installazione segreta con una guida.
La NATO ha soprannominato «Woodpecker» il segnale ad onde corte generato da Duga. Il suo rumore somigliava a uno crepito secco e ripetitivo a una frequenza di 10 hertz, cosa che gli è valso il soprannome di «picchio». Con un'installazione dello stesso genere, Duga-2, in prossimità dell'oceano Pacifico, l’esercito sovietico controllava praticamente la totalità dello spazio aereo americano. Almeno fino all'incidente nucleare di Chernobyl.
Il 26 aprile 1986, un'esplosione ha distrutto il reattore numero 4 della centrale Lenin a Chernobyl. Tutta la zona intorno alla centrale è stata contaminata da particelle radioattive. Ben 135 000 persone sono state evacuate. Da allora, le autorità hanno allestito un perimetro di sicurezza di 30 km intorno a Chernobyl.
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