Inattesi cambiamenti al potere, orribili attentati terroristici e processi spettacolari: in questa galleria di immagini ripercorriamo alcuni degli eventi che hanno segnato l’anno 2017.
Sconvolgimenti politici, attentati sanguinari e processi spettacolari: in questa galleria di immagini ripercorriamo i momenti salienti dell’anno 2017.
Il candidato repubblicano Donald Trump diventa il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Il suo vice-presidente è Mike Pence. Una delle prime decisioni assunte da Trump in qualità di presidente è stata di promulgare un decreto che vieta l’ingresso negli Stati Uniti dei cittadini provenienti da sette nazioni musulmane. Una scelta che i giudici federali hanno bloccato nel mese di febbraio. Altri decreti sullo stesso tema hanno suscitato in seguito ulteriori polemiche.
In ospedale, una donna veglia sul suo bambino. Nei giorni precedenti, l’aeronautica militare siriana ha effettuato dei raid su alcuni quartieri residenziali nei dintorni di Damasco. Almeno sette persone sono state uccise.
La sicurezza alla frontiera tra Macedonia e Grecia è garantita da una doppia recinzione di filo spinato. A Vienna, gli Stati membri dell’Ue hanno deciso di mantenere chiusa la rotta dei Balcani ai migranti.
Ad Atene, degli agricoltori cretesi protestano violentemente contro le riforme del governo greco.
Originario del Texas, Walter Escobar, 7 anni, mostra una foto di famiglia nella quale è presente suo padre Jose, espulso in Messico. Da quando è al potere, Donald Trump ha imposto nuove restrizioni ai diritti degli stranieri.
Al referendum turco per l’instaurazione di un controverso sistema presidenziale, i “sì” hanno ottenuto il 51,4 per cento dei voti. I poteri del presidente Erdogan sono stati così rafforzati.
La popolazione venezuelana protesta contro il presidente Nicolas Maduro.
Emmanuel Macron vince il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi con il 66,1 per cento dei voti. La populista di destra Marine Le Pen ottiene solo il 33,9 per cento delle preferenze. L’eurofilo Macron è entrato in carica il 14 maggio e il suo partito ha ottenuto la maggioranza assoluta in Parlamento il 18 giugno.
La Corea del Nord testa un missile a medio raggio, il che suscita timori e critiche a livello internazionale.
L’attore e comico Bill Cosby (al centro) compare di fronte al tribunale di Norristown, in Pennsylvania, per la prima udienza. La star ottantenne è accusata di numerosi reati sessuali.
A Chilmark, nel Massachusetts, una famiglia osserva un’eclissi parziale di sole. In altre aree degli Stati Uniti, il fenomeno è stato totale.
Nel nord-est del Paese, la Corea del Nord testa la più potente arma nucleare in proprio possesso. Il governo afferma che si tratta di una bomba all’idrogeno. Nell’ambito di questa polemica, Pyongyang e Washington si sono cimentati in un’autentica battaglia verbale: mentre Kim ha definito Trump «vecchio», il presidente degli Stati Uniti ha assicurato che non parlerebbe «MAI» del leader nordcoreano come di un «ometto grasso».
In Florida, l’uragano Irma semina desolazione.
Manifestazione degli indipendentisti in Catalogna. Il 1 ottobre, in occasione del referendum catalano vietato dalla Corte costituzionale spagnola, il 92 per cento dei votanti si è pronunciato a favore dell’indipendenza della regione. Madrid ha quindi destituito il governo separatista di Carles Puigdemont.
L’uragano Maria sconvolge Porto Rico.
Un camion-bomba con due tonnellate di esplosivo a bordo deflagra in pieno centro a Mogadiscio, provocando 358 morti. Secondo il governo, questo attentato è il più grave della storia della Somalia ed è opera dei combattenti terroristi dello Stato Islamico.
Un attentato ad una moschea situata a Nord della penisola del Sinai provoca 305 morti. Nel corso dell’attacco, il più grave della storia recente dell’Egitto, dei terroristi islamici hanno fatto esplodere delle bombe e hanno sparato sui fedeli. In questa immagine, le scarpe di alcune vittime, abbandonate davanti alla moschea.
Dopo la lettura della sentenza da parte del Tribunale penale internazionale per l’ex-Yugoslavia, a L’Aia, Slobodan Praljak ingoia il contenuto di una fiala di veleno e muore qualche ora dopo. I giudici hanno confermato la pena inflitta in primo grado al militare croato-bosniaco di 72 anni, condannato per aver partecipato a numerosi crimini di guerra.
A Belgrado sono affissi dei manifesti che ritraggono il criminale di guerra Ratko Mladic: «Non tradirò nessuno!», recita la citazione. Il 22 novembre, il Tribunale penale internazionale per l’ex Yugoslavia ha condannato il generale serbo-bosniaco all’ergastolo per genocidio.
Cosa è successo nel mondo nel 2017?
Sconvolgimenti politici, attentati sanguinari e processi spettacolari: in questa galleria di immagini ripercorriamo i momenti salienti dell’anno 2017.
Il candidato repubblicano Donald Trump diventa il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Il suo vice-presidente è Mike Pence. Una delle prime decisioni assunte da Trump in qualità di presidente è stata di promulgare un decreto che vieta l’ingresso negli Stati Uniti dei cittadini provenienti da sette nazioni musulmane. Una scelta che i giudici federali hanno bloccato nel mese di febbraio. Altri decreti sullo stesso tema hanno suscitato in seguito ulteriori polemiche.
In ospedale, una donna veglia sul suo bambino. Nei giorni precedenti, l’aeronautica militare siriana ha effettuato dei raid su alcuni quartieri residenziali nei dintorni di Damasco. Almeno sette persone sono state uccise.
La sicurezza alla frontiera tra Macedonia e Grecia è garantita da una doppia recinzione di filo spinato. A Vienna, gli Stati membri dell’Ue hanno deciso di mantenere chiusa la rotta dei Balcani ai migranti.
Ad Atene, degli agricoltori cretesi protestano violentemente contro le riforme del governo greco.
Originario del Texas, Walter Escobar, 7 anni, mostra una foto di famiglia nella quale è presente suo padre Jose, espulso in Messico. Da quando è al potere, Donald Trump ha imposto nuove restrizioni ai diritti degli stranieri.
Al referendum turco per l’instaurazione di un controverso sistema presidenziale, i “sì” hanno ottenuto il 51,4 per cento dei voti. I poteri del presidente Erdogan sono stati così rafforzati.
La popolazione venezuelana protesta contro il presidente Nicolas Maduro.
Emmanuel Macron vince il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi con il 66,1 per cento dei voti. La populista di destra Marine Le Pen ottiene solo il 33,9 per cento delle preferenze. L’eurofilo Macron è entrato in carica il 14 maggio e il suo partito ha ottenuto la maggioranza assoluta in Parlamento il 18 giugno.
La Corea del Nord testa un missile a medio raggio, il che suscita timori e critiche a livello internazionale.
L’attore e comico Bill Cosby (al centro) compare di fronte al tribunale di Norristown, in Pennsylvania, per la prima udienza. La star ottantenne è accusata di numerosi reati sessuali.
A Chilmark, nel Massachusetts, una famiglia osserva un’eclissi parziale di sole. In altre aree degli Stati Uniti, il fenomeno è stato totale.
Nel nord-est del Paese, la Corea del Nord testa la più potente arma nucleare in proprio possesso. Il governo afferma che si tratta di una bomba all’idrogeno. Nell’ambito di questa polemica, Pyongyang e Washington si sono cimentati in un’autentica battaglia verbale: mentre Kim ha definito Trump «vecchio», il presidente degli Stati Uniti ha assicurato che non parlerebbe «MAI» del leader nordcoreano come di un «ometto grasso».
In Florida, l’uragano Irma semina desolazione.
Manifestazione degli indipendentisti in Catalogna. Il 1 ottobre, in occasione del referendum catalano vietato dalla Corte costituzionale spagnola, il 92 per cento dei votanti si è pronunciato a favore dell’indipendenza della regione. Madrid ha quindi destituito il governo separatista di Carles Puigdemont.
L’uragano Maria sconvolge Porto Rico.
Un camion-bomba con due tonnellate di esplosivo a bordo deflagra in pieno centro a Mogadiscio, provocando 358 morti. Secondo il governo, questo attentato è il più grave della storia della Somalia ed è opera dei combattenti terroristi dello Stato Islamico.
Un attentato ad una moschea situata a Nord della penisola del Sinai provoca 305 morti. Nel corso dell’attacco, il più grave della storia recente dell’Egitto, dei terroristi islamici hanno fatto esplodere delle bombe e hanno sparato sui fedeli. In questa immagine, le scarpe di alcune vittime, abbandonate davanti alla moschea.
Dopo la lettura della sentenza da parte del Tribunale penale internazionale per l’ex-Yugoslavia, a L’Aia, Slobodan Praljak ingoia il contenuto di una fiala di veleno e muore qualche ora dopo. I giudici hanno confermato la pena inflitta in primo grado al militare croato-bosniaco di 72 anni, condannato per aver partecipato a numerosi crimini di guerra.
A Belgrado sono affissi dei manifesti che ritraggono il criminale di guerra Ratko Mladic: «Non tradirò nessuno!», recita la citazione. Il 22 novembre, il Tribunale penale internazionale per l’ex Yugoslavia ha condannato il generale serbo-bosniaco all’ergastolo per genocidio.
Tornare alla home page