Energia idroelettrica GR: inaugurata la centrale austro-svizzera dell'Inn

danu, ats

4.11.2022 - 16:01

La centrale in caverna di Prutz nel Tirolo austriaco, ad un trentina di chilometri dal confine con l'Engadina Bassa, garantirà una produzione annua di energia idroelettrica per circa 90'000 economie domestiche.
La centrale in caverna di Prutz nel Tirolo austriaco, ad un trentina di chilometri dal confine con l'Engadina Bassa, garantirà una produzione annua di energia idroelettrica per circa 90'000 economie domestiche.
Keystone

Oggi è stata inaugurata a Prutz, nel Tirolo austriaco, la nuova centrale idroelettrica austro-svizzera «Gemeinschaftskraftwerk Inn» (GKI). La costruzione dell'impianto è durata otto anni con un costo complessivo di 620 milioni di euro.

Keystone-SDA, danu, ats

Stando alla nota della GKI, la nuova centrale fornisce un importante contributo all'ampliamento dell'autonomia energetica e alla sicurezza dell'approvvigionamento nel Tirolo. L'impianto potrà garantire una produzione di 440 gigawattora all'anno, un valore che corrisponde al fabbisogno di circa 90'000 economie domestiche.

La società GKI appartiene per l'86% all'austriaca TIWAG-Tiroler Wasserkraft e per il 14% alla svizzera Engadiner Kraftwerke.

Per il governatore del Tirolo Anton Mattle «l'espansione delle energie rinnovabili, in particolare l'uso dell'energia idroelettrica, è la chiave per combattere l'inflazione importata».

Dal canto suo il Consigliere di stato Mario Cavigelli ha dichiarato che la realizzazione della nuova centrale non è importante soltanto per il Tirolo, bensì anche per l'Engadina e il Cantone dei Grigioni. «Il progetto dimostra che la produzione di energia idroelettrica è uno dei pilastri centrali della sicurezza energetica nei paesi alpini», ha aggiunto.

Un progetto esemplare e transfrontaliero

Gran parte della struttura da 89 megawatt è invisibile perché prevalentemente sotterranea. Si estende dal paese di Martina in Engadina Bassa e attraversa, lungo circa 23 chilometri, il territorio di sette comuni tirolesi. «Progettata a partire dal 2003, la sua realizzazione ci ha occupato per ben otto anni, all'insegna di una collaborazione esemplare fra le due regioni confinanti», ha ricordato il direttore della GWI Johann Herdina. «Si tratta di un progetto che per tanti decenni beneficerà alle generazioni future».