Il Ticino vuole estendere fino al 4 maggio la finestra di crisi che gli ha consentito di adottare misure contro la pandemia diverse rispetto a quelle decise dal Consiglio federale.
Tuttavia, la proposta non è condivisa da tutte le parti in causa. Il sindacato UNIA non è d'accordo, e alla lettera inviata a Berna ha allegato una nota in cui spiega i motivi della sua scelta. La richiesta di Bellinzona prevede alcuni allentamenti in favore dell'economia. Il primo riguarda la possibilità per le industrie di aumentare dal 50 al 60% la quota di personale. Il secondo, la possibilità per l'edilizia di aver contemporaneamente in un cantiere fino ad un massimo di 15 operai (oggi 10).
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