Circa 100'000 utenti (ultimo aggiornamento del 2009) prenderebbero la metro di Pyongyang ogni giorno. Anche se la rete si estende complessivamente per soli 22,5 chilometri, sarebbe assolutamente gestibile, nonostante i grossi numeri. Dopotutto, la capitale nordcoreana conta 3,2 milioni di abitanti.
La metro di Pyongyang si compone di due linee e di 16 stazioni.
La metro è stata inaugurata nel 1973, diventando così la prima della penisola coreana.
Queste immagini mettono in luce un altro record: la metro della capitale nordcoreana sarebbe la più profonda del mondo.
Alcune stazioni sarebbero anche state costruite a più di 100 metri di profondità.
Dal 1997, la metro di Pyongyang utilizza vecchi convogli della metro di Berlino. I pannelli pubblicitari sono stati ritirati dalle pareti dei compartimenti e ora sulla parte anteriore dei vagoni campeggiano ritratti dei defunti dirigenti.
I treni sono stati rimessi a nuovo con una tinteggiatura.
Le stazioni non sono caratterizzate dai nomi dei luoghi, ma da concetti pomposi provenienti dal vocabolario della rivoluzione nordcoreana.
Le stazioni sembrano essere molto sorvegliate.
Alcune opere d'arte tipiche del realismo socialista decorano le pareti di questa stazione…
… e all'ingresso della metro, gli utenti vengono accolti da pannelli di propaganda.
Da poco, i veicoli della «Berliner Verkehrsbetriebe» (BVG) sono stati rimessi a nuovo dalla fabbrica di locomotive elettriche Kim-Chŏng-tae.
Una tariffa unica viene applicata a tutta la rete. Gli utenti pagano con un gettone.
La metro è accessibile dalle 6h00 alle 21h30.
La metro è chiusa il primo lunedì di ogni mese.
Come a Mosca, la distanza tra le stazioni è ragguardevole.
Circa 100'000 utenti (ultimo aggiornamento del 2009) prenderebbero la metro di Pyongyang ogni giorno. Anche se la rete si estende complessivamente per soli 22,5 chilometri, sarebbe assolutamente gestibile, nonostante i grossi numeri. Dopotutto, la capitale nordcoreana conta 3,2 milioni di abitanti.
La metro di Pyongyang si compone di due linee e di 16 stazioni.
La metro è stata inaugurata nel 1973, diventando così la prima della penisola coreana.
Queste immagini mettono in luce un altro record: la metro della capitale nordcoreana sarebbe la più profonda del mondo.
Alcune stazioni sarebbero anche state costruite a più di 100 metri di profondità.
Dal 1997, la metro di Pyongyang utilizza vecchi convogli della metro di Berlino. I pannelli pubblicitari sono stati ritirati dalle pareti dei compartimenti e ora sulla parte anteriore dei vagoni campeggiano ritratti dei defunti dirigenti.
I treni sono stati rimessi a nuovo con una tinteggiatura.
Le stazioni non sono caratterizzate dai nomi dei luoghi, ma da concetti pomposi provenienti dal vocabolario della rivoluzione nordcoreana.
Le stazioni sembrano essere molto sorvegliate.
Alcune opere d'arte tipiche del realismo socialista decorano le pareti di questa stazione…
… e all'ingresso della metro, gli utenti vengono accolti da pannelli di propaganda.
Da poco, i veicoli della «Berliner Verkehrsbetriebe» (BVG) sono stati rimessi a nuovo dalla fabbrica di locomotive elettriche Kim-Chŏng-tae.
Una tariffa unica viene applicata a tutta la rete. Gli utenti pagano con un gettone.
La metro è accessibile dalle 6h00 alle 21h30.
La metro è chiusa il primo lunedì di ogni mese.
Come a Mosca, la distanza tra le stazioni è ragguardevole.
La metro di Pyongyang è stata inaugurata nel 1973, diventando così la prima della penisola coreana. Ma queste immagini fanno luce su un altro record: la metro della capitale nord-coreana sarebbe la più profonda del mondo.
La metro si compone di due linee, che si estendono su 22,5 chilometri di distanza e includono 16 stazioni. Come in altri paesi comunisti, il tracciato della metro nordcoreana si ispira a quello della metro di Mosca.
Nella capitale russa come a Pyongyang, che conta 3,2 milioni di abitanti, la distanza tra le stazioni è importante e la rete è interamente sotterranea. Nella capitale nordcoreana, essa scende a volte a più di 100 metri sotto la superficie terrestre.
Le stazioni non si contraddistinguono dal nome dei luoghi, ma da concetti pomposi provenienti dal vocabolario della rivoluzione nordcoreana, come camerata di guerra, paradiso o ritorno trionfale.
In caso di guerra (la Corea del Nord non ha ancora ufficialmente fatto la pace con il suo vicino del sud), le stazioni potrebbero servire da bunker. Si ritiene inoltre che le diverse stazioni siano collegate a importanti installazioni militari e che l'esercito e i responsabili politici dispongano di linee segrete a loro disposizione.
Ma in questo paese ripiegato su sé stesso e diretto da un pugno di ferro, è difficile avere uno sguardo o un giudizio obiettivo su diversi aspetti del quotidiano. Nella nostra galleria di immagini, avrete comunque una piccola visione di ciò che succede nelle vie di Pyongyang.
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