Benché il prezzo del greggio sia di nuovo sceso, gli svizzeri continuano a dover sborsare parecchio denaro alla pompa. E la principale responsabile è la siccità degli ultimi mesi.
In tempi normali, gli automobilisti avrebbero potuto aspettarsi una fluttuazione dei prezzi di benzina, diesel e nafta, in funzione dell'andamento del petrolio e del dollaro. Tuttavia, nel corso dei questo autunno, non si è potuto approfittare dei cali registrati sui mercati.
Nel prossimo futuro, i prezzi dei carburanti dovrebbero rimanere relativamete alti. La responsabile è la siccità, che non cessa di far scendere i livelli idrici dei fiumi - e in particolare quello del Reno - dalla primavera.
Il settore delle importazioni di carburanti sotto pressione
«La situazione è tesa nel settore delle importazioni di carburanti», ha dichiarato David Suchet, responsabile della comunicazione dell'Unione petrolifera svizzera a «Bluewin». Dal momento che il Reno risulta quasi a secco, la catena dei trasporti risulta fortemente perturbata: dalla metà di ottobre, le navi-cisterna riescono a far arrivare, quando il livello di acqua è sufficientemente elevato, solo la metà della benzina e del gasolio che riuscivano a veicolare normalmente.
Il Reno è infatti essenziale nel processo di approvvigionamento di carburante per la Svizzera, spiega David Suchet. Occorre sapere che «il 50 per cento di quanto importato in Svizzera, arriva attraverso tale fiume». Ovvero i due terzi del diesel e un quarto della benzina in arrivo nel nostro Paese.
Una grossa petroliera può trasportare circa 2.000 tonnellate di carburante, il che corrisponde al contenuto di 80-100 camion-cisterna. Il blocco dei trasporti via nave non può ad oggi essere compensato dai trasporti stradali o ferroviari, poiché si tratta di una soluzione costosa e complessa, in ragione della mancanza di mezzi.
Nessun rischio di penurie
«I costi del trasporto sul Reno sono considerevolmente aumentati, il che spiega perché il prezzo alla pompa resta elevato», precisa David Suchet. Eppure, il greggio «non è mai stato così a buon mercato dalla scorsa metà di agosto». Dalla metà di ottobre, il prezzo è sceso poi «da 85 agli attuali 71 dollari al barile».
È molto probabile che il costo dei carburanti possa scendere soltanto in caso di piogge abbondanti, poiché il livello idrico dei fiumi sale molto lentamente. Finché ci saranno problemi nella catena di approvvigionamento, gli automobilisti dovranno mettere mano al portafoglio, che piaccia loro o meno.
In ogni caso, non dovremmo ritrovarci nella stessa situazione vissuta in Germania, dove le stazioni di servizio sono state costrette a chiudere per mancanza di carburanti. «In Svizzera, le quantità necessarie per il trasporto stradale sono garantite», rassicura David Suchet. Gli importatori sono infatti obbligati a dotarsi di riserve per quattro mesi e mezzo. «È per questo che per ora non corriamo rischi in questo senso».
L'impatto dei cambiamenti cliamtici sulle città svizzere
L'impatto dei cambiamenti cliamtici sulle città svizzere
Dal 2000, Basilea registra 8,4 giorni di caldo all'anno. Una giornata è considerata «calda» se la temperatura media è chiaramente superiore a quelle abitualmente osservata nella regione in questione, scrive lo «Spiegel Online». A Basilea, una giornata è dunque tale se la colonnina di mercurio supera i 22 gradi centigradi in media sulle 24 ore. Dall'inizio del millenio, la temperatura media annuale è aumentata di 0,8 gradi rispetto al secolo scorso.
Immagine: Keystone
Dal 2000, la città di Basilea registra molti meno giorni di gelo in inverno: il totale è passato da 39 a 33,4 all'anno.
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La città svizzera ad aver vissuto la crescita più importante della temperatura media dal 2000 è Ginevra: il dato è cresciuto di 0,9 gradi centigradi rispetto alla media del XX secolo. Il numero di giornate di caldo (più di 23 gradi in media sulle 24 ore) è passato invece dalle 2,5 del secolo scorso alle 9,2 attuali.
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A Ginevra, il numero di giornate di gelo è passato dalle 29,8 del XX secolo a 24,3 dal 2000 in poi.
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A Losanna, la temprature media è cresciuta di 0,7 gradi centigradi dal 2000. Da tale data, il Canton Vaud registra 6 giornate di caldo (più di 21 gradi centigradi in media sulle 24 ore) all'anno: prima il dato era di 1,8.
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A Losanna, gli inverni sono più miti: il numero di giornate di gelo è passato da 56,2 a 51,3 all'anno, in media.
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La temperatura media annua a San Gallo è passata da 5,0 gradi centigradi del XX secolo a 5,8 dal 2000 in poi. Il cantone registra in media 6,5 giorni di caldo (più di 19 gradi in media sulle 24 ore) all'anno: prima erano solo 1,5.
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Dall'inizio del millennio, l'inverno porta con sé una settimana di gelo in meno nella Svizzera orientale: nel XX secolo, la regione registrava ancora 80,1 giorni di gelo all'anno. Ormai sono soltanto 73,6.
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Nel XX secolo, Winterthur non mai registrato una sola giornata completa di caldo (più di 21 gradi centigradi in media sulle 24 ore): dal 2000 ad oggi, il numero è passato da 0,8 a 4,1. E la temperatura media è aumentata di 0,8 gradi.
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A Winterthur, gli amanti delle passeggiate nella neve hanno a disposizione circa una settimana in meno: il numero di giornate di gelo è passato da 61,3 a 54,6 all'anno.
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La città di Zurigo deve ormai fronteggiare circa 6 giorni di caldo (più di 21 gradi centigradi in media sulle 24 ore) in più all'anno (da 2,3 a 8,6) e una tempratura media più elevata (+0,8 gradi).
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Sono lontani i tempi in cui si vedeva spesso la fontana del memoriale Alfred Escher, situata di fronte alla stazione di Zurigo, ghiacciata in inverno: mentre nel XX secolo la città registrava 47,6 giorni di gelo all'anno, dal 2000 le temperature scendono al di sotto di 1 grado centigrado (media calcolata sulle 24 ore) solo 41,2 giorni all'anno.
Martedì sera a Basilea, sul Reno, una nave-cisterna vuota ha colpito un muro sulla sponda a causa di un problema al motore. Il capitano dell'imbarcazione e i tre marinai a bordo non hanno riportato ferite dopo la collisione. Sia la nave-cisterna, battente bandiera tedesca, che la sponda del fiume hanno subito gravi danni materiali.
Immagine: Justiz- und Sicherheitsdepartement Kanton Basel-Stadt
Dopo aver notato problemi tecnici al suo veicolo, un autista di camion si è fermato lungo il marciapiede della Hauptstrasse a Niedergösgen, nel Canton Soletta. Avvertito da un passante che il suo mezzo aveva preso fuoco, l'uomo è saltato fuori immediatamente. All'arrivo dei pompieri il camioncino era completamente avvolto dalle fiamme. La facciata dell'edificio che si trova accanto al luogo dell'incendio ha subito danni materiali che ammontano a diverse migliaia di franchi.
Immagine: Kapo SO
A Niederuzwil, nel Canton San Gallo, Il tragitto in auto di un giovane di 19 anni si è bruscamente interrotto contro una ringhiera. Secondo la polizia cantale di San Gallo, i danni materiali superano largamente i 100'000 franchi.
Immagine: Kapo SG
Durante un temporale a Hölstein, nel Canton Basilea Campagna, un fulmine ha colpito una stalla e ucciso un bovino. Gli altri animali ne sono usciti indenni. I pompieri sono riusciti a spegnere rapidamente un incendio covante innescato dal lampo.
Immagine: Kapo BL
Fuga d'aria: recentemente, a San Gallo, cinque auto si sono ritrovate con uno pneumatico bucato. La polizia cantonale è alla ricerca di testimoni.
Immagine: Kapo St.Gallen
A Lungern, nel Canton Obvaldo, un veicolo ha preso fuoco in seguito allo scontro con altri quattro mezzi. Miracolosamente nessuno è rimasto ferito.
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Più di un centinaio di persone, a cavallo e a piedi, partecipano alla tradizionale processione dell'Ascensione nei dintorni di Beromünster con un clima primaverile.
Immagine: Keystone/Urs Flüeler
La strada del Passo del San Gottardo è stata riaperta al traffico per la stagione estiva.
Immagine: Keystone/Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Divertimento all'ennesima potenza: è quanto si potrà sperimentare da questa estate sul Fräkmüntegg. L'offerta molto gettonata di parchi avventure e tende fra gli alberi si sta sviluppando. Il «Dragon Glider» è un'attività unica in Svizzera. Il nuovo «Wipfelpfad» è particolarmente gratificante e ricco di esperienze. E là dove si trovava il Fräkmüntalp, ora c'è il Drachenalp. La cerimonia di apertura si svolgerà il 16 giugno 2019.
Immagine: Keystone/PPR/Pilatus-Bahnen AG
Un uomo trasporta delle merci fino alla locanda di montagna Alter Säntis in occasione della riapertura della funivia del Säntis a Schwägalp. La struttura ed un ristorante nei paraggi sono stati colpiti da due valanghe nel mese di gennaio. Un pilone è rimasto danneggiato provocando l'interruzione del servizio.
Immagine: Keystone/Gian Ehrenzeller
A Lyss (Canton Berna) è stata recentemente inaugurata una rotatoria che assomiglia al piatto di un giradischi con un vinile sopra. Non si sa ancora se il bizzarro rivestimento produca per magia anche della musica.
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Audaci acrobazie: al salone dei veicoli classici «Swiss Classic World» di Lucerna, alcuni motociclisti tentano di percorrere il muro della morte battezzato «Motodrom» alla guida del loro bolide da collezione.
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Uno dirige e tutti gli altri suonano: sul Pilatus Kulm, un centinaio di musicisti celebra l'apertura della stagione estiva.
Immagine: Keystone / PPR / Stefan Haenni
Un elicottero Super Puma dell'esercito svizzero partecipa ad uno spettacolo aereo in occasione dei festeggiamenti per l'80° anniversario della base aerea di Emmen.
Immagine: Keystone/Urs Flüeler
Scorcio della Sala Giacometti appena restaurata nell'edificio amministrativo Amtshaus I di Zurigo, utilizzata dal dipartimento della sicurezza. Grazie alla nuova illuminazione a LED, questo bene culturale d'importanza nazionale risplende nuovamente di mille fuochi.
Immagine: Keystone/Walter Bieri
Violento frontale tra un'automobilista che, per ragioni ancora da chiarire, viaggiava contromano fra Zufikon e Berikon (Canton Argovia) e un'auto che procedeva nel corretto senso di marcia. La donna di 37 anni ha riportato graffi, contusioni e costole rotte. Il conducente dell'altra auto, un giovane di 29 anni, ne è uscito invece solo con qualche ecchimosi e leggere contusioni.
Immagine: Kantonspolizei Aargau
Raoni Metuktire (a sinistra), capo della tribù dei Kayapos, consegna a Sami Kanaan, sindaco di Ginevra, una mazza da guerra tradizionale. Raoni Metuktire rappresenta i gruppi etnici autoctoni del Brasile, minacciati dallo sfruttamento e dalla deforestazione della foresta tropicale in Amazzonia.
Immagine: Keystone
Hakuna Matata! L'influencer Sara Leutenegger posa su di un affascinante affresco 3D dell'artista svizzero Patrick Wehrli di Redl.ch nella stazione centrale di Zurigo. L'affresco mostra uno scorcio di Disneyland Paris, dove si svolgerà il Festival del Re Leone e della Giungla da fine giugno al 22 settembre.
Immagine: Keystone
La fotografa Heidi Hostettler si immerge nello stagno del Monumento del leone a Lucerna nell'ambito della sua serie di esibizioni «20:21». È dal novembre 2018 che la donna scatta fotografie nello stagno per la sua esposizione prevista per ottobre 2019.
Immagine: Keystone
In seguito alle forti piogge nella Svizzera orientale, le cascate Thur a Unterwasser regalano uno spettacolo particolarmente umido…
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