Svizzera Dopo la pensione, trasferirsi all’estero. Quali paesi attirano gli svizzeri?

Nicolai Morawitz

2.8.2018

Partire all’estero o restare in Svizzera? Sono in tanti a porsi questa domanda quando sopraggiunge l’ora della pensione. Coloro che osano fare questo grande passo e partire all’estero devono prendere un certo numero di informazioni prima della partenza.
Partire all’estero o restare in Svizzera? Sono in tanti a porsi questa domanda quando sopraggiunge l’ora della pensione. Coloro che osano fare questo grande passo e partire all’estero devono prendere un certo numero di informazioni prima della partenza.
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Il clima piacevole, il costo della vita meno elevato e le radici familiari: sempre più svizzeri decidono di trasferirsi all’estero all’età della pensione. Una tappa che deve essere minuziosamente preparata.

Circa 4400 svizzeri di più di sessant’anni sono immigrati nel 2016. È ciò che indicano le ultime cifre dell’ufficio federale di statistica (OFS), che mostrano come i pensionati svizzeri siano sempre più disposti a partire all’estero. Nell’arco di cinque anni, il numero di svizzeri che ha lasciato il paese l’età della pensione non fa che aumentare: è passato da circa 3'300 nel 2011 a 4'400 nel 2016.

Secondo le cifre del Controllo generale delle finanze (CDF), più di 800'000 pensionati hanno percepito il loro contributo AVS all’estero nel 2014. Il totale di queste pensioni «esportate» si eleva a 5,6 miliardi di franchi all’anno, cosa che rappresenta il 14% del volume totale degli AVS versati.

La Spagna è molto ambita

Quando la gente osa fare il grande passo e partire all’estero all’età della pensione, cerca spesso un sostegno professionale per l’acquisto di beni immobiliari e la pianificazione finanziaria. Thomas Frigo dell’agenzia immobiliare Engel & Völkers conosce bene le preferenze degli svizzeri che decidono di «sbarcare con le valigie» all’estero all’ora della pensione. In Spagna, Maiorca e la regione intorno a Marbella sono le zone più ambite. Thomas Frigo spiega le ragioni di questi espatriati con il fatto che faccia più caldo, che i prezzi siano meno alti e il meteo meno capriccioso. Per le stesse ragioni, anche il sud della Francia ha il vento in poppa.

La Grecia, l’Italia e la Croazia, dove i prezzi e il meteo clemente pesano naturalmente nell’equilibrio, sono invece meno richieste. Secondo Thomas Frigo, alcuni pensionati svizzeri mostrano ugualmente un certo interesse per le città in cui hanno lavorato nel loro passato, come per esempio Londra, Parigi, Milano, o ancora Dubai.

La Thailandia per i piccoli budget?

In compenso, la Thailandia è spesso citata dai candidati all’emigrazione per i suoi «prezzi particolarmente vantaggiosi», prosegue l’esperto. Anche con una piccola pensione, vi si vive molto bene. Ma pochissimi sono pronti ad andare così lontano: anche la riva tedesca del lago di Costanza è molto apprezzata, perché il mercato immobiliare è più abbordabile che in Svizzera.

Lasciare la Svizzera e passare il resto della propria vita all’estero: Sven Pfammatter della società di consiglio finanziario Vermögenszentrum (VZ) evoca spesso una vaga idea vaga con i suoi clienti e determina le basi finanziarie del progetto. Ci sono persone pronte ad espatriare in paesi come la Thailandia o le Filippine in un’«ottica finanziaria».

Sia perché non dispongono di molto denaro, sia perché hanno dovuto rinunciare a una parte della loro fortuna in seguito a un divorzio, spiega. In compenso, altri candidati in partenza dispongono già di una cifra sufficiente di beni immobiliari all’estero acquistati quando erano ancora in attività. «In questo caso, è già stato fatto un grande passo», prosegue Pfammatter.

Non precipitare le cose

L’esperto sconsiglia tuttavia un immediato investimento immobiliare all’estero a coloro che conoscono un paese solo per il fatto di averci trascorso le vacanze. Se la realtà non corrisponde tra i loro desideri, una nuova vendita di una casa o di un appartamento potrebbe rivelarsi finanziariamente dolorosa. In un primo tempo, è il caso di pensare all’inizio di una nuova vita attraverso l’affitto.

Durante i colloqui per i consigli, Sven Pfammatter constata stesso che numerosi pensionati «vogliono lasciarsi una porta di sicurezza» per un eventuale ritorno in Svizzera. E’ il caso in particolare delle persone che dopo un lungo soggiorno all’estero sono in là con l’età e vorrebbero rientrare in Svizzera per beneficiare della qualità delle cure mediche.

Prevedere un tempo sufficiente per i preparativi

Lo Stato non esita a dare consigli a coloro che immaginano una pensione al sole e sotto le palme: il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha fatto stabilire una guida della «Pensione all’estero». Si raccomanda per esempio di pianificare bene il proprio budget e di non trascurare i contatti con persone già sul posto. Nello stesso ordine di idee, la piattaforma «SwissCommunity.org» offre la possibilità di scambiare informazioni con concittadini che vivono già nel paese scelto. Vi sono ugualmente repertoriate un certo numero di comunità svizzere. Il DFEA raccomanda un sufficiente periodo di riflessione prima di decidere per il cambiamento definitivo di residenza. Per paesi sufficientemente distanti, può passare un periodo di tempo abbastanza lungo, da uno a due anni, prima di raccogliere tutti i documenti necessari per la partenza.

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