«Mi dispiace tanto, non so come chiedere perdono a queste famiglie. Prego Dio che dia loro la pace e che un giorno possano perdonare». E' l'appello di Betania, la madre del giovane che ieri ha ucciso due agenti di polizia in Questura a Trieste.
La donna racconta anche che il figlio («Tito») «stava male, sentiva le voci» e che anche ieri mattina «abbiamo chiesto aiuto all'ospedale». Poi la tragedia.
Betania abita all'ultimo piano di un palazzo nella zona di Barriera Vecchia a Trieste dove si trova da circa sei mesi. Prima viveva a Belluno e prima ancora in Germania.
Ieri mattina, la donna è andata a «cercare aiuto psichiatrico all'ospedale, ma mi hanno detto che non potevano fare niente. Poi l'ha chiamata l'altro figlio: «Tito ha combinato un guaio» le ha detto riferendosi al furto di un motorino. »
Siamo tornati all'ospedale e la dottoressa mi ha detto di andare dai Carabinieri e che nel caso avrebbero riferito loro se necessitava di cure. Le forze dell'ordine «ci hanno spiegato cosa fare e l'altro figlio ha eseguito».
La donna ricorda poi i concitati momenti vissuti all'esterno della Questura: «Ero fuori» in macchina «e sentivo gli spari e mi dicevano di stare giù». Ora «voglio vedere mio figlio, sapere come sta...e chiedo perdono».
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