Spettacolo Achille Lauro: «Adesso scrivo canzoni per me stesso»

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14.4.2020 - 13:10

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Ora che è diventato direttore creativo di Elektra Records, il cantante romano darà ai suoi brani un tocco più intimista, a partire dal brano «16 marzo».

La musica di Achille Lauro si è arricchita di un’altra sfumatura.

Ora che è diventato direttore creativo di Elektra Record, il cantante romano ha deciso di dare ai suoi brani un tocco più intimista: a partire dal brano «16 marzo».

Il pezzo è il primo nato sotto l’etichetta della sussidiaria di Atlantic Music Group e dedicato a una figura misteriosa, che già compare in numerosi altri pezzi firmati dal 29enne.

«“16 marzo” è una lettera a una persona vera, che ricorre in varie canzoni. E poi marzo è il mese in cui torna la primavera e sbocciano i nuovi amori», racconta Achille Lauro nella sua intervista a TV Sorrisi e Canzoni.

«Questa canzone ha diverse chiavi di lettura, è anche una lettera a me stesso in cui mi chiedo che cosa sto cercando. Riflette quello che sento, come tutte le canzoni che scrivo, ma può essere rivolta a chiunque».

A differenza dei suoi stravaganti look, le parole di «16 marzo» sono pacate, con un retrogusto nostalgico.

«Significa vivere l’amore in questo modo poco sognante ma abbastanza cinico e irraggiungibile - commenta l’autore di “Me ne frego” -. Il bello del brano è che per la prima volta sono riuscito a mantenere la linea che avevamo in mente fin dall’inizio, seguendo il mio gusto e senza troppe interferenze. Per questo progetto, il primo per Elektra Records, volevo fare una cosa veramente mia, anche come sonorità. Il risultato è una canzone che mi appartiene come poche altre, è una delle pochissime che riascolto volentieri».

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