CinemaAddio a Wolfgang Petersen, regista de «La storia infinita» e «Troy»
SDA
17.8.2022 - 10:55
Il regista tedesco Wolfgang Petersen, che ha raggiunto la fama internazionale con i film «La storia infinita», «U Boot 96», «Virus letale» e «Air Force One» ma anche il più recente «Troy», è morto di cancro al pancreas, ha detto una portavoce. Aveva 81 anni.
17.08.2022, 10:55
17.08.2022, 11:11
SDA
Petersen, che ha diretto attori famosi di Hollywood tra cui Clint Eastwood, Dustin Hoffman, George Clooney, Harrison Ford e Brad Pitt, in una carriera che dura da cinque decenni, è morto venerdì a Los Angeles.
Nato a Emden, in Germania, nel 1941, Petersen ha ottenuto il suo primo grande successo con il thriller sottomarino della seconda guerra mondiale «U Boot 96», adattato da un romanzo omonimo sulla battaglia dell'Atlantico.
Il film gli è valso due nomination all'Oscar nel 1983, inclusa quella per il miglior regista, e Petersen ha realizzato il suo primo film in lingua inglese – il film fantasy per bambini «La storia infinita» – l'anno successivo.
È passato ai film d'azione e catastrofici di Hollywood negli anni '90, lavorando con Eastwood e John Malkovich nel thriller di omicidio «Nel centro del mirino» e dirigendo Hoffman in «Virus letale» a tema pandemico, che è stato uno dei film più visionati nella prima fase della crisi del Covid-19 nel 2020.
Il ricordo di Glenn Close
Glenn Close, che ha recitato al fianco di Ford in «Air Force One» di Petersen, ha dichiarato all'AFP che essere stata diretta da lui «rimane un ricordo speciale».
«Anche se la sceneggiatura era elettrizzante e incredibilmente intensa, ricordo molte risate, specialmente nelle scene attorno all'enorme tavolo nella War Room», ha scritto. «Il mio ricordo è di un uomo pieno di gioia di vivere che stava facendo ciò che amava di più fare», ha aggiunto Close. Negli anni 2000, Petersen ha diretto Clooney ne «La tempesta perfetta» e Pitt in «Troy».
È morto nella sua residenza a Brentwood, Los Angeles, tra le braccia della moglie da 50 anni, Maria Antonietta. Petersen lascia anche il figlio Daniel, sua moglie Berit e due nipoti, Maja e Julien.