Spettacolo Alessandro Borghi difende Netflix: «Non ha fatto male al cinema, e benissimo alla tv»

CoverMedia

11.3.2019 - 07:58

Source: Covermedia

L’attore romano è salito alla ribalta grazie al film «Suburra» di Stefano Sollima. L’omonima serie tv è stata diffusa in 192 paesi.

Alessandro borghi non ha dubbi. Netflix ha salvato dall’anonimato molti colleghi dello spettacolo.

Da quando è arrivata sulla piazza, la piattaforma di streaming ha creato fiumi di polemiche.

Ma non tutti vedono in Netflix una concorrenza sleale e tantomeno un possibile danno all’industria cinematografica più tradizionale.

«Stefano Sollima è stato il primo a credere in me dopo anni frustranti di gavetta, la persona che mi ha aiutato a cambiare il mio destino. Quando ho iniziato a fare questo mestiere, nel 2006, ti dicevano: “Suburra è stata la grande occasione”. Già alla conferenza stampa mi hanno detto che Netflix voleva farne una serie. Ho pensato: “okay”, ma nessuno di noi sapeva cosa fosse Netflix», racconta Alessandro Borghi a GQ Italia.

«Poi ho scoperto che la serie sarebbe andata in onda, contemporaneamente, in 192 Paesi: inconcepibile anche nei sogni più audaci - prosegue l’attore -. La verità è che Netflix non ha fatto male al cinema e ha fatto benissimo alla Tv, perché ha abituato il pubblico a prodotti di qualità media molto più alta. E poi se ne frega di chi sei e come ti chiami, ha rotto quel sistema “non ti facciamo fare niente perché non hai fatto niente” che ha ucciso intere generazioni di artisti in Italia».

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