Spettacolo Alessandro Borghi ringrazia «Suburra»: «Mi ha aperto tutte le strade»

CoverMedia

21.2.2019 - 13:11

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La nuova serie di Netflix prodotta da Cattleya e Rai Fiction vede i protagonisti più maturi e definiti, ma fa perdere anche ogni speranza di redenzione.

Con «Suburra 2» Alessandro Borghi torna a calarsi nei panni di Aureliano svelando uno dei suoi lati più inquietanti.

Il celebrato attore romano in corsa per il David di Donatello arriverà su Netflix dal 22 febbraio accanto agli indomiti Giacomo Ferrara, Eduardo Valdarnini, Francesco Acquaroli, Filippo Nigro e Claudia Gerini svelando protagonisti più maturi e definiti, ma ora lontani da ogni redenzione.

«Questo nuovo Suburra è migliore del precedente», afferma Alessandro Borghi a GQ.

«I personaggi sono più maturi. Sono cresciuti».

Il 32enne è stato scoperto dall’industria nel 2015 grazie all’omonimo film «Suburra» diretto da Stefano Sollima, performance che lo ha letteralmente lanciato nello stardom.

«Fino a quando non sono stato preso per il film non ero nulla», afferma Borghi a Il Giornale.

«Non riuscivo a farmi considerare come attore. Poi all'improvviso tutte le strade mi si sono aperte, e in soli tre anni ho fatto un sacco di cose e ora sto lavorando a una fiction internazionale come “Devils”».

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