Alla Festa di Roma i tanti volti di Alberto Sordi
In un docu di Della Casa e Taricano il ritratto di un mito
ROMA, 20 OTT – «Alberto Sordi è una miniera senza fine». Così Steve Della Casa e Caterina Taricano registi di SIAMO IN UN FILM DI ALBERTO SORDI? documentario dedicato all'Albertone nazionale passato alla 15/a edizione della Festa di Roma.
Attraverso le testimonianze di Giuliano Montaldo, Nicola Piovani, Ascanio Celestini, Vincenzo Mollica, Riccardo Rossi e lo stesso Steve Della Casa, si parla del rapporto di Sordi con la musica e il canto, anche nel senso della musicalità della sua recitazione, del suo essere per certi versi inattuale e si affronta anche un argomento scottante e delicato il fatto di essere inviso alla sinistra (come sottolinea più volte Celestini) che lo ha sempre considerato poco più di un qualunquista, basti pensare al tormentone di Nanni Moretti: «Ve lo meritate Alberto Sordi».
Eppure il popolo, a cui idealmente si è sempre ispirata la sinistra, lo andava a vedere, lo premiava in sala, fa notare Ascanio Celestini.
Tra i tanti temi trattati in questo documentario il suo essere «più antropologo che qualunquista», l'analisi del suo rapporto con Sonego, vero e proprio alter ego, l'importanza nella sua cinematografia di un film come DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIO e anche il fatto di quanto poco nella sua vita Sordi ha alimentato il gossip sentimentale». (ANSA).
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