Spettacolo Amber Heard scaricata dal suo legale nella battaglia legale contro Johnny Depp

L’attrice non sarà più rappresentata Roberta Kaplan, co-fondatrice del movimento a difesa delle donne Time’s Up.

Amber Heard perde una pedina fondamentale nella battaglia legale contro l’ex marito Johnny Depp.

La star di «Aquaman» non sarà più rappresentata dall’avvocato di alto profilo Roberta Kaplan, nonché co-fondatrice del movimento a difesa delle donne Time’s Up.

Con lei si sono dimessi anche John Quinn, Julie Fink e Davida Brook.

A difendere l’attrice 34enne nell’intricata causa sarà l’avvocatessa della Virginia, Elaine Bredehoft.

Un portavoce dello studio legale Kaplan Hecker & Fink LL riferisce come la rinuncia del team di legali guidati dalla Kaplan non abbia nulla a che fare con Amber o con la causa in sé.

«Crediamo ad Amber e crediamo in Amber», si legge in un comunicato. «Siamo orgogliosi di essere stati i suoi avvocati».

«Nelle strane e inattese circostanze del mondo di oggi, considerando che i viaggi e la logistica sono diventati sempre più costosi alla luce della pandemia, abbia scelto di seguire delle cause locali con processi che si svolgono in Virginia».

Secondo l’avvocato di Depp, Adam Waldman, le motivazioni sono ben più profonde. Al The Blast ha riferito: «Per anni, #TimesUp e altri hanno agganciato inspiegabilmente i loro carri alla bufala degli abusi di Amber Heard. Gli avvocati della signora Heard, una delle quali ha co-fondato il fondo per la difesa legale, #TimesUp, a quanto pare, hanno scelto di dissociarsi dalle bugie sempre più lampanti della Sig.ra Heard. Ci piacerebbe scoprire il motivo».

Johnny si è sempre dichiarato innocente dall’accusa di essere stato un marito violento durante il breve matrimonio con Amber, terminato nel 2016.

Da due anni l’ex coppia è nuovamente in guerra per un articolo, apparso sul The Washington Post, in cui la Heard si è definita una «vittima di abusi domestici».