Spettacolo Angelina Jolie riconsidera le sue priorità

L’inviata speciale delle Nazioni Unite ammette di temere per la sicurezza di Zahara, la figlia che lei e l’ex marito Brad Pitt hanno adottato dall’Etiopia.

Dopo nove settimane di lockdown e le recenti proteste di Black Lives Matter, Angelina Jolie sta riconsiderando le sue priorità.

In qualità di commissaria per i rifugiati, l'attrice ha concentrato gran parte dei suoi sforzi sul lavoro di beneficenza internazionale in veste di inviata speciale presso le Nazioni Unite. Tuttavia, i recenti appelli per l'uguaglianza razziale negli Stati Uniti e gli effetti della pandemia di covid-19, l'hanno costretta a pensare a ciò che è importante nella sua vita.

La madre di sei figli racconta ad Harper's Bazaar: «Dopo quasi due decenni di lavoro internazionale, questa pandemia e questo momento in America mi hanno fatto ripensare ai bisogni e alla sofferenza nel mio paese».

per sostenere la National Association for the Advancement of Colored People's Defence Fund e aiutare la lotta del gruppo per la giustizia sociale, Angelina ha recentemente donato 177mila euro, e ora ammette di temere per la sicurezza di Zahara, la figlia che lei e l’ex marito Brad Pitt hanno adottato dall’Etiopia.

«Un sistema che mi protegge ma potrebbe non proteggere mia figlia - o qualsiasi altro uomo, donna o bambino nel nostro paese basato sul colore della pelle - è intollerabile», condivide.

«Alle leggi e alle politiche che affrontano effettivamente il razzismo strutturale e l'impunità, dobbiamo andare oltre la simpatia e le buone intenzioni».

Nonostante il turbamento, la star di Malefica si sente rincuorata dal progresso sociale raggiunto nelle ultime due settimane, dopo la morte di George Floyd per mano degli agenti di polizia del Minnesota.

«Sembra che il mondo si stia svegliando e che le persone stiano forzando una resa dei conti più profonda all'interno delle loro società».