Spettacolo Antonella Clerici punta a Mediaset: «Striscia la Notizia? Perché no»

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11.7.2019 - 11:12

Source: Covermedia

Depennata dai palinsesti Rai, la bionda conduttrice non demorde e si propone alla concorrenza.

L’esclusione di Antonella Clerici dai palinsesti Rai 2019-2020 è ufficiale.

Dopo l’addio a La Prova del Cuoco e la mancata riconferma di Portobello e Sanremo Youg, Antonella è rimasta con un pugno di mosche, ma non demorde come racconta nell’intervista con il settimanale Oggi.

«Questo non significa però che non lavorerò. Ho un contratto, sono una professionista eclettica, in grado di spaziare dal calcio alla cucina, dall’intrattenimento ai programmi di attualità, e in Rai si sa che il pubblico mi ama e mi apprezza. Fabrizio Salini, l’amministratore delegato, è molto attento ai conti, sono sicura che questa situazione di mia apparente incertezza professionale si risolverà presto in un modo o nell’altro», ha sentenziato la Clerici che, grazie al contratto in esclusiva con Viale Mazzini fino al 2020, percepirà un cachet di 1 milione e 250mila euro anche senza fare niente.

«Una volta avrei creato magari una polemica, ora sono attendista. So che mi aspettano cose belle. Lo sento. Penso che al di là della politica esista solo una regola che sopravvive nel tempo: saper fare il proprio lavoro. Io so di saperlo fare. Poi il pubblico è sovrano, la gente a casa decide. Quando aspettavo Maelle venni estromessa dalla Prova del cuoco e il pubblico insorse… Quindi non credo che resterò a casa a non far niente. Io sono una fucina di idee e di proposte».

A cominciare da Mediaset, dove Antonellina si vede benissimo.

«A me piacciono i progetti. E se penso ad Amici o a C’è posta per te, non posso che fare i complimenti alla tv commerciale. E poi adorerei il bancone di Striscia la notizia perché io non lavoro in tv: mi diverto in tv! E lì so che mi divertirei da pazza… Io ho un limite enorme. Una fragilità dirompente: devo sentirmi amata, e questo vale per tutto. Affetti come lavoro. Se non mi sento amata, vado altrove, ricomincio da capo, non mi accontento».

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