Spettacolo Anya Taylor-Joy non esclude una seconda stagione della serie «La regina degli scacchi»

Covermedia

30.4.2021 - 13:06

Anya Taylor-Joy
Anya Taylor-Joy

La miniserie è stata acclamata dalla critica aggiudicandosi diversi premi tra cui un Golden Globe per la performance della protagonista.

Anya Taylor-Joy potrebbe tornare a vestire i panni della geniale Beth Harmon nella seconda stagione della miniserie targata Netflix «La regina degli scacchi».

Le sette puntate create da Scott Frank e Allan Scott, sono state un successo, tanto da meritarsi (tra gli altri premi) un Golden Globe per la miglior miniserie o film per la televisione, uno per la miglior attrice, il premio Critics 'Choice Television e uno Screen Actors Guild Award sempre per la migliore attrice in una miniserie o film per la televisione.

Interrogata da Elle sulla sua eventuale inclusione nel cast della seconda stagione, Anya ha però glissato.

«Sarebbe sciocco da parte mia dire: «Ci sarà una seconda serie». E poi ho 40 anni e Scott dice: «Ehi, come ti senti a riguardo? Vuoi tornare indietro?»».

Tuttavia, se dovesse tornare ad interpretare la 25enne regina degli scacchi, l’attrice non ha dubbi: spera che la protagonista si ritagli del tempo per stare con Benny Watts (Thomas Brodie-Sangster).

«Spero che inizi a divertirsi. Vorrei che Beth andasse a prendere Benny e passasse un po’ di tempo con lui in Russia: solo loro due sono intellettuali e snob allo stesso tempo, e spero che lei abbia una fase in stile Bowie», ha detto la Taylor-Joy, che purtroppo è stata colpita da un grave lutto proprio all’inizio delle riprese.

«Il primo giorno delle riprese di quella sequenza (un’importante ciak sul torneo in Kentucky) Anya ha saputo che suo nonno era morto», ha raccontato Scott Frank.

«È stata una perdita devastante, ma ha girato le sue scene come una professionista e nel momento in cui abbiamo detto «Taglia «, si è disintegrata. Tutti sono rimasti stupefatti. L'intero equipaggio ha applaudito quando abbiamo finito l'ultima partita. Non ho mai visto niente del genere».