Aquile randagie, lo scoutismo ribelle
La storia mai raccontata del gruppo che sostenne la Resistenza
(ANSA) ROMA 25 SET – Ci fu uno scoutismo ribelle, coraggioso, resistente, inedito e soprattutto poco conosciuto. A raccontarlo è Gianni Aureli alla sua opera prima, in 'Aquile randagie', già al Festival di Giffoni e ora in sala con un'uscita-evento dal 30 Settembre al 2 ottobre distribuito dall'Istituto Luce. Il film racconta per la prima volta il mondo degli scout italiani e una sua particolare storia che si mescola e va a braccetto con quella della Resistenza italiana. Scritto dal regista con Massimo Bertocci, Francesco Losavio e Gaia Moretti, il film low budget ci porta a Milano nel ventennio fascista. Quando per decreto del Duce, l'associazione scout italiana venne chiusa, un gruppo di ragazzi decide di dire di no e fondare le Aquile Randagie.
Chi erano le Aquile randagie? Dei giovani guidati da Andrea Ghetti (Romeo Tofani) e Giulio Cesare Uccellini, detto Kelly (Teo Guarini), che decidono di continuare le attività scout in clandestinità e combattere il regime sia con beffe plateali, sia con azioni
Tornare alla home page