Spettacolo Baby K: «L'asticella è sempre più alta»

CoverMedia

24.3.2020 - 13:11

Source: Covermedia

La cantante originaria di Singapore si è fatta strada nel modo della musica col rap e ora produce infallibili tormentoni dal ritmo reggaeton.

Il nome di Baby K è associato ad alcuni dei tormentoni più amati degli ultimi anni.

Fra i successi firmati dalla 37enne originaria di Singapore ci sono titoli come «Da zero a cento», «Voglio ballare con te», «Playa» e la recente «Buenos Aires».

Tuttavia, prima di approcciare il genere mellifluo del reggaeton, Baby K è stata per anni una militante del rap.

«Mica facile: una ragazza che si mette alla prova con quel genere non viene considerata una rapper, ma soltanto una ragazza che tenta di fare rap. C'è un muro di diffidenza difficile da abbattere ed è molto complicato per una donna ottenere credibilità nel mondo dell'hip hop», racconta Baby K nella sua intervista con Panorama.

Chiusa la parentesi rap, la cantante è ora fra le voci più quotate delle chart pop.

Da un po' di tempo, ogni mia canzone genera aspettative enormi. L'asticella è sempre più alta e questo, se da un lato mi fa un po' paura, dall'altro è una grande spinta a fare sempre meglio, a crederci sempre di più», rivela Baby K.

«Ai tempi di Roma-Bangkok, il reggaeton in Italia era sinonimo di orrore - commenta - Nonostante ciò ho deciso di adottare quel sound e i risultati sono stati straordinari».

A dare colore e ritmo alle canzoni della musicista ci sono le sue esperienze multiculturali, vissute fin da bambina.

I miei genitori hanno cambiato spesso paese per ragioni di lavoro. Anche per questa ragione la musica rappresenta le mie radici, l'unico elemento certo e stabile che mi accompagna da tutta la vita. Prima di iniziare una carriera nel rap e nel pop ho cantato per anni in tre cori e studiato flauto traverso».

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