Berengo Gardin svela l'anima di Roma
75 scatti dedicati alla città con le memorie romane del maestro
ROMA, 27 SET – La Roma maestosa e quella popolare, dei mestieri artigianali e delle comparse di Cinecittà; la Roma dell'Appia Antica, del Tevere, delle manifestazioni e delle giornate di pioggia. Ma è soprattutto la Roma della gente, con i volti, gli sguardi, i gesti, quella a cui Gianni Berengo Gardin ha reso omaggio nella mostra allestita al Casale di Santa Maria Nova dal 29 settembre al 12 gennaio, a cura di Giuliano Sergio. L'esposizione, intitolata «Roma», accoglie una selezione di 75 scatti, di cui 25 inediti, che coprono un arco temporale di circa 60 anni, nei quali il fotografo racconta le atmosfere e il clima di una città complessa. Nella mostra, promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma e organizzata da Electa con Fondazione Forma per la Fotografia, la narrazione si gioca tutta sull'autenticità, svolta su due binari: da un lato le immagini, con l'occhio di uno dei più grandi fotografi al mondo, dall'altra le parole, quelle di Berengo Gardin che ricorda la «sua» esperienza di Roma, vissuta da ragazzino.
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