Spettacolo Brad Pitt: lo scandalo Weinstein, grave come l’omicidio di Sharon Tate

Secondo l’attore, i due eventi hanno scosso l’industria di Hollywood in un modo molto simile.

Brad Pitt paragona la cattiva condotta sessuale dell’ex produttore Harvey Weinstein allo scandalo attorno alla morte di Sharon Tate, risalente al 1969. Entrambi i fatti, a detta del divo di «C’era una volta a…. Hollywood», hanno scosso fortemente l’industria del cinema americano.

«Harvey Weinstein», ha risposto Pitt al reporter del Times, alla domanda se ci fosse mai stato qualcosa di altrettanto grave, a Hollywood, come l’omicidio di Sharon Tate.

Ma il 55enne è convinto che ogni evento drammatico abbia anche degli effetti positivi sull’industria.

«Io credo che ora ci stiamo ricalibrando», ha aggiunto Pitt. «Ma in modo positivo. All’inizio della mia carriera mi piacevano Mickey Rourke e Sean Penn. Mi piacevano perché erano dei tipi duri, ed è con questo modello maschile che sono cresciuto, e ho sempre creduto che si doveva essere così. Ciò che vedo ora è una nuova mascolinità, specialmente tra le persone che hanno vissuto questa epoca a Hollywood e questa sua ricalibratura. L’uomo di adesso è un uomo più vulnerabile».

Pitt recita al fianco di Leonardo DiCaprio e Margot Robbie nel film di Quentin Tarantino, che si svolge proprio intorno al periodo dei delitti della famiglia Manson.

Nel frattempo, Weinstein sta facendo fronte alle accuse di stupro nei tribunali di New York. Il 67enne ha finora negato ogni accusa.