Rai 1Bruno Vespa, al via la nuova striscia «5 minuti»: Meloni ospite
Covermedia
27.2.2023 - 13:05
Il giornalista racconterà l’attualità italiana dal lunedì al venerdì, dopo il Tg delle 20 su Rai 1.
27.02.2023, 13:05
27.02.2023, 13:33
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Bruno Vespa si prepara a timonare da stasera alle 20,30 su Rai 1 la nuova striscia quotidiana di informazione «5 minuti».
«La costruzione del programma è totalmente libera», spiega il giornalista all’Ansa.
«Ci saranno alcune immagini ad introdurre l'ospite o il tema della serata, ma per il resto ogni puntata partirà con un foglio bianco: nessuna limitazione, tranne quella del tempo. Sarà una formula totalmente flessibile».
Il programma, secondo Vespa è nato per garantire un approccio moderato all’interno dei palinsesti della prima rete Rai.
Lo stesso team di «Porta a Porta»
«Gireremo in un angolo dello studio di Porta a Porta, anche per una questione di praticità e di costi. Stasera faremo vedere lo studio al Tg1. Anche la squadra sarà quella di Porta a Porta, che manterrà sempre la sua collocazione in seconda serata».
«Tutti in azienda sanno che c'è uno squilibrio negli approfondimenti in Rai, anche perché – fatta eccezione per TG2 Post – l'unica voce moderata è collocata in tarda serata. Che ci sia anche una voce moderata in uno spicchio di prima serata, ma bipartisan nell'assegnazione dei tempi e degli spazi, mi pare un modo per garantire riequilibrio e pluralismo».
Giorgia Meloni come prima ospite
Prima ospite in studio sarà Giorgia Meloni, attuale premier italiano in carica.
«Si parte con Giorgia Meloni perché da tradizione quando do il via ad un nuovo programma invito sempre il presidente del Consiglio – dice Vespa -. Mi ha molto colpito la sua visita a Kiev, perché penso che abbia rafforzato la prospettiva politica di sostegno all’Ucraina».
"Mi farebbe piacere che tutti i leader facessero una visita in Ucraina, perché certe cose bisogna toccarle con mano: quando le vedi da vicino non resti certo indifferente. Giuseppe Conte verrà la settimana prossima».
Il ricordo di Costanzo
Non manca nell’intervista un riferimento al collega Maurizio Costanzo, deceduto a Roma il 25 febbraio all’età di 84 anni.
«Per me è stato uno choc perché non sembrava che stesse malissimo. Sono andato alla fine dello scorso anno a trovarlo ed è stato gentile e squisito come sempre. Se ne va un pezzo importantissimo di tv, di storia del giornalismo, ma anche dello spettacolo. Ha avuto tanti di quegli ospiti... magari li avessi io.»
«Gli ho sempre detto: «Sei mio padre», perché ha fatto nascere la seconda serata d'informazione. Eravamo amici, abbiamo fatto una serata insieme in occasione della guerra nel Kosovo, ma avremmo voluto farne altre».