Spettacolo Busy Philipps: «Stuprata a 14 anni»

CoverMedia

28.9.2018 - 09:33

Source: Covermedia

Ispirata dal caso di Christine Blasey Ford, l’ex star di Dawson’s Creek racconta la propria storia sui social network.

C’è il trauma dello stupro nel passato dell’ex star di Dawson’s Creek Busy Philipps.

Intervenuta sui social network sullo scandalo che ha travolto ii giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Brett Kavanaugh, accusato di violenza sessuale da Christine Blasey Ford, l’attrice, oggi 39enne, ha trovato il coraggio di raccontare la propria storia.

«Questa sono io a 14 anni», ha scritto su Instagram la Philipps, a commento di un’immagine da teenager. «È l’età in cui sono stata stuprata. Mi ci sono voluti 25 anni per dire queste parole ad alta voce. L’ho scritto nel mio libro. Quattro mesi fa, finalmente sono riuscita a dirlo ai miei genitori e a mia sorella. Oggi è il giorno in cui nessuna di noi può rimanere in silenzio. Tutte noi. Ho paura nel condividere questo post. Non oso nemmeno immaginare come si senta la Dott.ssa Ford in questo momento».

This Will Only Hurt a Little, il libro di Busy, uscirà tra un mese, mentre l’attrice sarà presto in tv con il suo talk show Busy Tonight.

Intanto, la Ford - che ha testimoniato davanti alla Commissione del Senato -, ha ricevuto il sostegno di molte altre star, tra cui Alyssa Milano, che ha partecipato all’udienza su invito della senatrice statunitense Dianne Feinstein.

Alyssa, grande sostenitrice del movimento #MeToo, ha dichiarato a supporto della donna: «È chiaramente qualcosa di molto doloroso per lei. Anche io sono una sopravvissuta e la cosa più importante che chiediamo oggi è correttezza».

La Milano ha condiviso la propria storia sui social come parte della campagna #WhyIDidntReport, nata su Twitter in seguito alle affermazioni del presidente americano Donald Trump, sceso in campo in difesa di Kavanaugh.

L’ex star di Streghe ha scritto all’indirizzo del tycoon: «Hey @realDonaldTrump. Ascolta bene. Io sono stata violentata due volte. Una volta quando ero un’adolescente. Non ho mai denunciato il fatto alla polizia e mi sono serviti 30 anni prima che lo dicessi ai miei genitori. Se c’è qualche sopravvissuta che vuole aggiungere qualcosa, lo faccia pure tra i commenti #MeToo».

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