Spettacolo Cinema: corto «Inverno» a Flickers Rhode Island Festival

ANSA

24.7.2020 - 12:09

Source: ANSA

Rappresenterà l'Italia a iniziativa del circuito Oscar

CATANZARO, 24 LUG – Il cortometraggio «Inverno» di Giulio Mastromauro, già premiato col David di Donatello, rappresenterà l'Italia al Flickers Rhode Island International Film Festival, uno dei maggiori festival statunitensi del circuito Oscar, in programma dal 4 al 9 agosto. L'opera del giovane regista pugliese, prodotta dalla calabrese Indaco Film e Zen Movie, insieme a Wave Cinema e Diero Film, con il sostegno della Calabria Film Commission, è stata selezionata su circa 6500 candidature provenienti da oltre 90 paesi in tutto il mondo.

«Sono felice e grato – ha commentato Mastromauro – del successo di 'Inverno', ma soprattutto dell'affetto che sto ricevendo dal pubblico. Essere in concorso al Rhode Island, poi, è un bellissimo risultato che condivido con i miei produttori e con il cast del film». Prosegue, dunque, il percorso di «Inverno», che approda negli USA dopo aver vinto anche l'Ischia Film Festival come miglior cortometraggio ed essere stato selezionato al festival di Huesca in Spagna, altro prestigioso appuntamento legato al circuito degli Oscar. Il lavoro di Mastromauro, inoltre, sarà tra i sette titoli in concorso alla selezione ufficiale del Giffoni Film Festival. Il corto sarà, ancora, nelle sale italiane per tutta l'estate grazie a FICE (Federazione Italiana dei Cinema d'Essai) ed è stato presentato di recente anche al cinema Farnese di Roma con un tutto esaurito.

«Inverno» è un racconto autobiografico di infanzia e di perdita. Protagonista Timo, il più piccolo di una comunità greca di giostrai, che si trova ad affrontare durante una durissima stagione invernale le conseguenze della malattia di sua madre. «Volevo raccontare – ha spiegato il regista – una storia che fosse mia, ma che potesse diventare anche di altri. L'emozione più grande per me è di poter incontrare il pubblico e i festival ti offrono questa grande opportunità contribuendo, in questo particolare periodo storico, alla ripartenza del cinema che non può vivere senza il legame con gli spettatori». (ANSA).

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