Cinema È morto il regista francese Bertrand Tavernier

SDA

25.3.2021 - 16:12

Bertrand Tavernier (foto d'archivio)
Bertrand Tavernier (foto d'archivio)
Keystone

Il regista, sceneggiatore e produttore francese Bertrand Tavernier è morto oggi all'età di 79 anni a Sainte-Maxime nel Var (F). La notizia è stata data della moglie e dai figli sui social network.

Keystone-SDA

Figlio del poeta René Tavernier, appassionato di cinema fin da piccolo, Tavernier abbandona gli studi di legge per diventare critico cinematografico.

Scrive per il 'Positif' e i 'Cahiers du Cinéma' e inoltre firma diversi libri, alcuni dei quali sul cinema americano. Inizia a dirigere realizzando alcuni sketches per poi esordire nel 1973 con «L'orologiaio di Saint Paul» (L'horologier de Saint-Paul, 1973) – Orso d'argento al Festival di Berlino 1974 – che ha come protagonista l'attore Philip Noiret, che diventerà uno dei collaboratori preferiti del regista.

Dopo aver girato «Che la festa cominci» (Que la fête commence..., 1974) – due César: miglior regia e miglior sceneggiatura – e «Il giudice e l'assassino» (Le juge et l'assassin, 1975) – César per la miglior sceneggiatura – si prende un periodo di pausa per poi tornare a dirigere nel 1980 «La morte in diretta» (La mort en direct), candidato all'Orso d'oro al Festival di Berlino.

Nel 1984 ha un grande successo di critica presentando a Cannes «Una domenica in campagna» (Une dimanche à la campagne) – miglior regia a Cannes e due César: miglior regia e miglior sceneggiatura.

Con «Round midnight – A mezzanotte circa» – Nastro d'argento come regista del miglior film straniero – ottiene un grande successo internazionale. Nel 1995 suscita molte polemiche la sua vittoria dell'Orso d'oro al Festival del Cinema di Berlino con «L'esca» (L'appât). Nel 1996 dirige «Capitan Conan»- César come miglior regista – seguito della sua saga sulla Prima Guerra Mondiale «La vita e nient'altro» (La vie et rien d'autre, 1989).

Nel 1997 realizza un documentario su un complesso di case popolari alla periferia di Parigi: «De l'autre côté du périph». Fra gli altri suoi documentari si annovera un ritratto dello scrittore Philippe Soupault, un viaggio nelle tradizioni musicali del sud degli Usa ("Mississippi Blues") e uno sguardo alla sua città natale «Lyon, regard intérieur».