Max von Sydow è morto l'8 marzo 2020, all'età di 90 anni.
Prima di approdare ad Hollywood, l'attore collaborò a lungo con il regista Ingmar Bergman. I due artisti lavorarono insieme ben 14 volte, in particolare per «Il settimo sigillo» (1957), «Il posto delle fragole» (1957), «Il volto» (1958) e «La fontana della vergine» (1960).
In «La più grande storia mai raccontata», film del 1965 diretto da George Stevens, von Sydow vestì i panni di Gesù.
L'attore alla prima europa di «Star Wars: Il risveglio della Forza» (2015) in cui ha interpretato Lor San Tekka.
Max von Sydow (al centro) nei panni dell'ammiraglio Petrenko in Kursk (The Command), pellicola del 2018 diretta da Thomas Vinterberg. Si è trattato dell'ultima apparizione sul grande schermo del celebre attore svedese.
Nel corso della sua lunga carriera, Max von Sydow ha ricevuto due candidature agli Oscar, come miglior attore protagonista per «Pelle alla conquista del mondo» nel 1989 e come miglior attore non protagonista per «Molto forte, incredibilmente vicino» nel 2012.
Max Von Sydow in immagini
Max von Sydow è morto l'8 marzo 2020, all'età di 90 anni.
Prima di approdare ad Hollywood, l'attore collaborò a lungo con il regista Ingmar Bergman. I due artisti lavorarono insieme ben 14 volte, in particolare per «Il settimo sigillo» (1957), «Il posto delle fragole» (1957), «Il volto» (1958) e «La fontana della vergine» (1960).
In «La più grande storia mai raccontata», film del 1965 diretto da George Stevens, von Sydow vestì i panni di Gesù.
L'attore alla prima europa di «Star Wars: Il risveglio della Forza» (2015) in cui ha interpretato Lor San Tekka.
Max von Sydow (al centro) nei panni dell'ammiraglio Petrenko in Kursk (The Command), pellicola del 2018 diretta da Thomas Vinterberg. Si è trattato dell'ultima apparizione sul grande schermo del celebre attore svedese.
Nel corso della sua lunga carriera, Max von Sydow ha ricevuto due candidature agli Oscar, come miglior attore protagonista per «Pelle alla conquista del mondo» nel 1989 e come miglior attore non protagonista per «Molto forte, incredibilmente vicino» nel 2012.
È morto l'attore svedese Max Von Sydow. Aveva 90 anni ed è stato protagonista in un centinaio di film – in particolare di Ingmar Bergman – e programmi tv.
È stato nominato due volte al Premio Oscar, come miglior attore protagonista per «Pelle alla conquista del mondo» nel 1989 e come miglior attore non protagonista per «Molto forte, incredibilmente vicino» nel 2012. Il decesso è stato annunciato dalla moglie in un comunicato diffuso dall'agente dell'attore.
L'attore, che era nato in Svezia a Lund il 10 aprile 1929, è morto in Francia dove viveva da tempo con la seconda moglie, la produttrice francese Catherine Brelet.
È stata lei a dare la notizia a Paris Match rilanciata poi dalla Afp. «È con il cuore spezzato e con infinita tristezza che abbiamo l'estremo dolore di annunciare la scomparsa di Max von Sydow l'8 marzo 2020», ha detto Catherine von Sydow.
Prima Bergman poi Hollywood
«Il settimo sigillo», «Il posto delle fragole», «Il volto», «La fontana della vergine»...: è stato l'attore feticcio per 14 film di Ingmar Bergman.
Poi la sua carriera si è spostata ad Hollywood oltre che in Europa, da «Star Wars» a «L'esorcista» di William Friedkin e in anni recenti anche tanta televisione, dallo storico «Quo vadis?» a «Salomone», da «La fuga degli innocenti» fino alle ultime serie internazionali «The Tudors» e «Il Trono di Spade».
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