Coppola, Megalopolis come Apocalypse Now
'Ho bisogno di finanziatori, di attori, ma manca ancora la fine'
BOLOGNA, 28 GIU – «È un film grosso, è un po' simile ad Apocalypse Now», «ho bisogno di finanziatori, di attori, ed è difficile perché non esiste una fine. Ho delle idee, vedremo se riusciremo a svilupparle». Così Francis Ford Coppola ha risposto a una domanda su Megalopolis, il suo progetto cinematografico in cantiere ormai da decenni, nell'incontro stampa a Bologna sull'anteprima europea del suo 'Final Cut' di Apocalypse Now stasera a Piazza Maggiore.
«Gli attori vogliono il successo e ovviamente il fatto di non sapere quale sarà la fine non li rassicura». È una «questione» di «rischio», ha aggiunto, «è un viaggio di cui non conosci esattamente il risultato, ti basi sull'istinto, e non ti viene spiegato che cosa ci sarà. Però alla fine attraverso l'avventura si verrà ripagati», un po' come i pionieri di nuove terre. «La vita è una – ha aggiunto il regista – e io cerco tutte le avventure possibili senza necessariamente sapere se ci sarà un 'happy ending', anche se la speranza è che alla fine l''happy ending' arrivi».
Tornare alla home page