Francia Cordoglio davanti alla casa di Douchy dove è morto Alain Delon: «Scompare un'icona»

SDA

18.8.2024 - 15:51

Fiori, qualche nota di fisarmonica e «una tristezza immensa»: a Douchy-Montcorbon, davanti alla proprietà dove è morto Alain Delon, decine di persone sono accorse a piangere un vicino «non come gli altri». 

Delon nel 2019.
Delon nel 2019.
KEYSTONE/EPA/IAN LANGSDON

Keystone-SDA

In molti hanno sfilato davanti a uno degli ingressi della tenuta, immersa nella foresta del Loiret, a 120 km da Parigi, per posare fiori o raccogliersi, raccontano i media francesi, a partire dall'Afp.

«Sono molto triste», dice Jean-Pierre Lecluse, proiezionista per 22 anni presso la proprietà di Alain Delon. Amico intimo dell'attore e vicino di casa a una decina di chilometri di distanza, si è recato lì quando è stato informato della sua morte.

Con le lacrime agli occhi descrive «un uomo formidabile, un mostro sacro del cinema». «Non dimenticherò tutti i nostri ricordi, la prima volta che l'ho incontrato. È stato memorabile».

Qualche nota di fisarmonica risuona all'ingresso della tenuta: è «Titi il fisarmonicista», col cappello bianco in testa, venuto a «rendere omaggio» e a salutare «un immenso attore».

Aveva incontrato la star alla Société française de production. L'attore gli aveva chiesto di venire a recitare davanti a casa sua il giorno della sua morte, ha raccontato ai tanti giornalisti riuniti davanti alla struttura e nel villaggio di Douchy.

Il sindaco: «È un'icona che scompare»

Per Abel Martin, sindaco di questa cittadina di 1.371 abitanti, che conosce regolarmente le richieste dei giornalisti sulla salute dell'attore, «è un'icona che scompare».

«Non lo vedevamo da due anni, ma per il paese è sempre stato un personaggio notevole. Prima lo vedevamo nei negozi, nei ristoranti, ma ognuno ha sempre mantenuto la propria privacy», aggiunge, dopo un sopralluogo per vigilare sulla sicurezza del sito, con decine di gendarmi mobilitati.

Molti sopraffatti dalle emozioni

Sophie Angevin, vicina di casa, ha approfittato del suo giro domenicale in bicicletta per fermarsi. «Era cordiale. Ma qui era molto protetto, nessuno diceva niente. A volte ci dimenticavamo anche che abitava accanto a casa nostra». Come lei, molti sono sopraffatti dalle emozioni.

Come queste due sorelle, Marie e Michèle Arnold, che si sono chiamate quando è stata annunciata la notizia, per percorrere una quindicina di chilometri in macchina e deporre insieme qualche fiore bianco. «Nella nostra testa crediamo che queste icone siano eterne. È molto triste», dice Marie.

«È una parte della nostra giovinezza che se ne va, è molto triste», aggiunge Michele, guardando verso il cancello contrassegnato dalle lettere «AM», per Alain Delon e l'attrice Mireille Darc, con cui ha condiviso la vita dal 1968 al 1983.

Altri, come Marc, vengono a salutare il loro «idolo». «Sono stato il primo sul posto a lasciare una rosa. Cos'altro posso dire? Il cinema francese ha perso la sua figura più grande e per me è molto dura».