Spettacolo Coronavirus: Baldinini, Governo ci aiuti per manifatturiero

ANSA

6.3.2020 - 14:20

Source: ANSA

Imprenditore calzature, Italia a rischio per manifatturiero moda

ROMA, 06 MAR – «Se il Governo non ci aiuta, l'Italia rischia di perdere il manifatturiero della moda». L'appello alle istituzioni è in una nota di Gimmi Baldinini, imprenditore a capo del marchio di calzature luxury, che sottolinea tra l'altro «un'opportunità per il Paese dallo stop della manifattura in Cina per il Coronavirus, con un aumento del reshoring (rientro in casa delle aziende che avevano delocalizzato la produzione ndr) nei confini nazionali e la conseguente apertura di fabbriche». «Tranne che per alcuni prodotti di altissima gamma, l'Italia non è più un paese dove produrre. O meglio, forse potrebbe ancora esserlo se il Governo fornisse rapidamente un aiuto concreto agli imprenditori, che invece vengono lasciati soli da anni. Il nostro Paese ha fantasia e creatività uniche al mondo, ma soprattutto in ambito di moda sportiva e casual non ci sono più le condizioni per realizzare calzature, accessori e abbigliamento. I paesi esteri, invece, hanno un know-how frutto anche di insegnamenti che nel tempo abbiamo noi stessi fornito e oggi hanno una manifattura per quei prodotti molto superiore alla nostra. Gli altri non stanno di certo a guardare. Lo dico molto chiaramente: in questo modo scomparirà una bella fetta di made in Italy, che non vuol dire solo produzioni superlusso. La prima soluzione per provare ad arginare il problema? Le aziende non devono pagare le tasse che pagano. L'Italia deve dare le condizioni per crescere e investire e invece questo non accade».

«Il mio – prosegue Baldinini la cui azienda proprio nel 2020 festeggia 110 anni di storia – non vuol essere un atteggiamento polemico, ma costruttivo rivolto a tutti gli attori del panorama moda italiano. Un monito mutuato da tanti anni di esperienza nel settore e nel mondo, in particolar modo nei paesi dell'ex Urss, che per primo, in maniera pionieristica ho raggiunto ed esplorato in lungo e largo tanti anni fa. Parlando proprio di un paese prestigioso come la Russia, nonostante abbia archiviato anni difficili, oggi sta riprendendo bene il mercato. Invece in Italia cosa facciamo? Stiamo costantemente mantenendo le sanzioni, quando questo mercato potrebbe risolverci tanti problemi». (ANSA).

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