Spettacolo Coronavirus e i voucher: per L'Unione Consumatori ha ragione Paul McCartney

CoverMedia

16.6.2020 - 13:15

The NME Awards 2014 held at O2 Academy Brixton - Arrivals

Featuring: Sir Paul McCartney
Where: London, United Kingdom
When: 26 Feb 2014
Credit: Lia Toby/WENN.com
The NME Awards 2014 held at O2 Academy Brixton - Arrivals Featuring: Sir Paul McCartney Where: London, United Kingdom When: 26 Feb 2014 Credit: Lia Toby/WENN.com
Source: Lia Toby/WENN.com

La polemica che sta infiammando l’Italia negli ultimi giorni giunge ad un punto fermo: ridare i soldi ai fan invece che i voucher.

È stato Paul McCartney ad accendere la polemica su Facebook relativa ai voucher piazzati al posto dei rimborsi per i fan che si sono trovati i concerti annullati a causa del coronavirus.

Il caos si è scatenato in seguito alla norma ideata dal ministro Franceschini, che non permette ai consumatori di riavere indietro i soldi spesi per l’acquisto dei biglietti degli show in programma, ora cancellati per tutelare la sicurezza collettiva.

«È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi», scriveva il celebre Paul sulla sua pagina social alcuni giorni fa.

In molti si sono schierati a favore o contrari alla norma, ma per L'Unione Consumatori ha ragione Paul McCartney.

«Tutti gli artisti dovrebbero condividere la posizione di Paul McCartney e unirsi ai consumatori in questa battaglia, chiedendo una modifica di quella norma scandalosa ideata dal ministro Franceschini, l'artefice dell'idea del voucher al posto del corrispettivo in denaro».

Tra le celebrity nostrane ad aver appoggiato il ministro c’è Gianna Nannini che ha puntato col dito contro l’ex Beatles.

«Paul, caro Paul, non abbiamo bisogno di te che bacchetti l’Italia. Invece di cancellare il tuo concerto - scrive la cantante nel suo messaggio social - cosa ci voleva a recuperarlo come facciamo noi e come fanno tanti artisti internazionali? La musica va aiutata in questo momento recuperando le date, non cancellandole. Ti aspettiamo Paul vogliamo il tuo concerto!».

Nel frattempo il 17 giugno partirà un’azione legale innanzi al Tribunale Civile di Lucca nei confronti degli organizzatori dei concerti di Paul McCartney annullati in Italia (sia per la data del 10 giugno 2020 a Napoli che per la data del 13 giugno a Lucca).

Un’azione collettiva, fanno sapere i legali, «che sarà instaurata nell’interesse di tutti coloro che vorranno aderire e verrà richiesto, per ognuno, quindi per ogni singolo aderente, corrispondersi il rimborso del prezzo del biglietto effettivamente corrisposto».

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