Spettacolo Costantino Vitagliano e la malattia: «Pensavo che sarei morto»

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27.5.2024 - 07:01

Costantino Vitagliano
Costantino Vitagliano

L'ex tronista torna a parlare della sua condizione fisica: «Sono cose che ti cambiano».

Il salotto televisivo di Silvia Toffanin a «Verissimo», si è trasformato in un confessionale emotivo per Costantino Vitagliano.

L'ex tronista di «Uomini e Donne», noto per la sua forte presenza mediatica, ha aggiornato il pubblico sul turbolento periodo di salute che ha attraversato recentemente.

Con la voce tremolante e le lacrime agli occhi, Vitagliano ha raccontato: «È stato un periodaccio; mi è cambiata la vita dalla sera alla mattina. Mi sono rotto un dito giocando con mia figlia e una sera sono andato al pronto soccorso a fare un controllo e ho detto al medico che avevo dolori allo sterno.».

«È uscita una macchia sulla aorta ombelicale. Così mi hanno ricoverato e fatto una tac e mi hanno fatto capire che era pericoloso girare in quelle condizioni. Ero ricoverato in chirurgia tumorale. Sono andato in ansia mentalmente perché i medici non sapevano che fare. Ho fatto 29 giorni senza risposta andavo avanti con la morfina.»

«Ho perso 12 chili nel giro di 12 giorni io pensavo a mia mamma che è morta per tumore e io pensavo che sarei morto».

Il suo racconto non si ferma qui; prosegue descrivendo il drammatico sviluppo delle sue condizioni: «La mattina prima ero ad allenarmi e il giorno dopo ero immobile in un letto. Non è un tumore, ma per 30 giorni l'ho pensato. Sono stato ricoverato 40 giorni.»

«Io devo stare completamente a riposo, sono un autoimmune, io ho questa massa che mi fa diventare un'aorta non so di quanti millimetri ma a rischio sempre». Questa rivelazione arriva dopo mesi di speculazioni e preoccupazioni da parte dei suoi fan, amplificate dal suo prolungato silenzio mediatico.

Vitagliano ha parlato anche delle sue attuali difficoltà e delle modifiche che la malattia ha imposto alla sua quotidianità: «Sto sotto pasticche dalle 8 del mattino, ora ho iniziato a fare una terapia ma si va avanti a tentativi. La mia malattia autoimmune è una cosa rara. Sono arrivato al punto che volevo staccarmi tutto e andare via. Non ho la sicurezza di prima».

L'impatto della malattia si è esteso ben oltre i confini fisici, influenzando anche il suo benessere emotivo e sociale. «Ho paura anche a stare in questo studio non sto bene. Ringrazio i fan ma ora vivo chiuso in casa, ma anche la sola domanda: «Come stai» mi agita», ha confessato, esprimendo anche il cambiamento nei suoi interessi e priorità.

«Ho tante agitazioni che non dovrei avere perché come mi hanno spiegato devo evitare di far alzare la pressione, devo fare esami settimanali, oggi non c'è una cura ma solo tentativi l'unico antiinfiammatorio che abbiamo è il cortisone. Fortunatamente ho tanti amici ma non è come prima. Oggi non mi interessano più tante cose a cui prima davo importanza. Sono cose che ti cambiano».

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