Spettacolo Covid-19: Kevin Spacey paragona le molestie sessuali al coronavirus

L’esistenza dell’attore è stata stravolta nel 2017, quando un giovane attore lo ha accusato di cattiva condotta sessuale.

Kevin Spacey si sente solidale con quanti hanno perso il lavoro a causa del coronavirus.

La carriera del divo di «American Beauty» è precipitata due anni e mezzo fa, quando il più giovane attore Anthony Rapp lo ha accusato di molestie sessuali, nell’ottobre del 2017. La cattiva condotta sessuale del 60enne risale ad un’epoca in cui Rapp, ora 48enne, era ancora minorenne.

«Posso immedesimarmi nelle persone che hanno sentito il mondo bloccarsi improvvisamente», ha dichiarato Spacey nel podcast Bits & Pretzels. «Non credo che sia sorprendente sentire che il mio mondo si è completamente stravolto nel 2017. Il mio lavoro, le mie relazioni, la mia posizione nella mia stessa società si sono volatilizzati nel giro di qualche ora».

«E mentre alcuni di noi si sono trovati in situazioni simili per tante diverse ragioni, io sono ancora convinto che alcune difficoltà emotive sono comunque molto simili», continua Spacey, come riportato dal Daily Mail. «Quindi sento empatia per le persone a cui è stato detto che non possono tornare al lavoro, o che potrebbero perdere il posto, ed è una situazione su cui non hai nessun controllo».

Nel frattempo l’ex star di «House of Cards» ha negato ogni accusa: in totale 6 nel Regno Unito, sempre di carattere sessuale, che si collocano tra il 1996 e il 2013, e una a Los Angeles, per condotta sessuale ai danni di un massaggiatore.