La compagnia chiude per sempre la pagina dell’ex presidente, accusato di aver incitato alla violenza alla vigilia dei fatti di Capitol Hill.
Donald Trump non potrà più servirsi di Twitter per comunicare con i suoi elettori.
Dal noto social network fanno sapere infatti come la pagina dell’ex presidente degli Stati Uniti sia stata chiusa per sempre.
Il tyccon è accusato di aver incitato alla violenza, in riferimento ai fatti dello scorso 6 gennaio quando centinaia di dimostranti hanno preso d’assalto Capitol Hill, dove era in corso la seduta per formalizzare la vittoria del presidente Joe Biden.
«Se vieni rimosso dalla piattaforma, vieni rimosso dalla piattaforma», ha dichiarato Ned Segal, direttore finanziario di Twitter. «Sia che tu sia un commentatore, un direttore finanziario, un ex presidente della Repubblica o un pubblico ufficiale».
«Ricordatevi che la nostra politica ha come principio quello di garantire che non venga permesso l’incitamento alla violenza. E se qualcuno viola questa norma, non abbiamo altra scelta se non quella di rimuovere queste persone dal nostro servizio. E la nostra politica non permette a queste persone di tornare».
Trump, che rischia la condanna per impeachment, è stato bannato anche dal SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists), un sindacato che rappresenta circa 160.000 persone tra attori cinematografici e televisivi, giornalisti e varie personalità.
L’ex inquilino della Casa Bianca si era già dimesso la scorsa settimana, in vista di un’udienza disciplinare. E oggi, Bobby Moynihan, ex star del Saturday Night Live, ha definito Trump come un presentatore «da incubo». Donald infatti condusse un sketch nel 2015: la performance evidentemente non fu gradita.
«Non è stato soltanto il peggiore degli host, è stato semplicemente una delusione», ha dichiarato il comico al podcast The Last Laugh.