Spettacolo Eddie Redmayne: vittima di stalking

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1.12.2017 - 12:25

Into Film Awards Arrivals at The Odeon Empire in Leicester Square

Featuring: Eddie Redmayne
Where: London, United Kingdom
When: 14 Mar 2017
Credit: Tony Oudot/WENN
Into Film Awards Arrivals at The Odeon Empire in Leicester Square Featuring: Eddie Redmayne Where: London, United Kingdom When: 14 Mar 2017 Credit: Tony Oudot/WENN
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(Cover) - IT Showbiz - Eddie Redmayne è finito nel mirino di una stalker.

Si tratta di Gaby Stieger una donna tedesca di 49 anni, traduttrice di professione.

Secondo le ricostruzioni del The Sun, le persecuzioni della Stieger ai danni di Redmayne sono cominciate nel 2012, quando la donna conobbe l’attore premio Oscar all’esterno di un cinema, per poi rivederlo nuovamente l’anno successivo a Oxford dove erano in corso le riprese del film «La Teoria del Tutto».

Nella circostanza la Stieger chiese a Eddie un autografo, una foto e gli offrì della torta.

Da lì in poi sono sorti una serie di episodi preoccupanti: la donna si mostrò a una cerimonia di Natale in cui erano presenti Eddie e la moglie Hannah Bagshawe, costringendo la coppia a lasciare la location.

Non contenta la Stieger ha continuato a inviargli delle sgraditissime lettere d’amore, lo ha pedinato mentre si recava a una stazione metropolitana di Londra, ha tentato di abbracciarlo contro la sua volontà ed è «apparsa dal nulla» all’esterno della casa che l’attore divide con la moglie e la figlioletta Iris, 14 mesi: fatto che ha spinto Redmayne a denunciarla per stalking nell’agosto del 2016.

Nel corso dell’udienza tenutasi alla Camberwell Green Magistrates' Court è stata letta una lettera firmata dall’attore 35enne.

«Quando si è attori famosi, capita di incontrare delle persone che hanno fatto tanta strada per conoscerti - ha scritto Eddie -. Molto spesso sono gentili e ti danno dei regali. Provi sempre ad essere aperto e gentile con loro. Ma mi pento con tutto me stesso di aver incontrato Gaby Stieger al Donmar Warehouse. Perseguita me e la mia famiglia da 5 anni, facendoci sentire non al sicuro».

In aula la 49enne ha ammesso la sua colpevolezza ed è stata rilasciata su cauzione, a condizione che non provi più a contattare Eddie o a recarsi nella zona di Southwark (Londra).

La sentenza definitiva è attesa nelle prossime ore.

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